Roma, incendio a Monte Mario: evacuazioni e messa in sicurezza. Sarebbe partito da un accampamento abusivo

Un grave incendio ha colpito la Collina di Monte Mario a Roma il 31 luglio, causando l'evacuazione di sei palazzine e la sospensione delle dirette RAI. Roma Capitale ha chiuso diverse strade e deviato alcune linee di autobus. Arpa Lazio ha avviato il monitoraggio della qualità dell'aria. Il sindaco Roberto Gualtieri ha dichiarato che l'incendio possa essere stato causato da un pasto cucinato in un accampamento abusivo, ma non esclude altre cause, incluso il dolo

Credit foto: Roma Capitale

Nella giornata del 31 luglio un grave incendio ha interessato la Collina di Monte Mario a Roma. Come riporta l’Ansa: “Sei palazzine sono state evacuate, in 40 allontanati dal vecchio Osservatorio Astronomico e la Rai di via Teulada è stata fatta sgomberare col panico che irrompe nelle dirette che vengono sospese”.

In una nota, Roma Capitale ha fatto sapere che dopo una prima ricognizione aerea attorno al rogo, prima di essere gradualmente riaperte: “Sono state chiuse al traffico le strade sul lungotevere Oberdan e della Vittoria; via Luigi Giuseppe Faravelli; viale dei Cavalieri di Vittorio Veneto (in entrambe le direzioni). Deviate le linee 280 e 301: i bus da viale Carso percorrono lungotevere Oberdan, Ponte Matteotti, lungotevere delle Navi, lungotevere Flaminio e Ponte Duca d’Aosta. Ripristinati i percorsi delle linee 32-69 e 628″.

In merito alla qualità dell’aria, poi, una nota di Arpa Lazio del 1 agosto ha annunciato: “L’avvio delle attività per il monitoraggio. Daremo i risultati appena possibile”.

Le cause dell’incendio

Dopo il sopralluogo nell’area, lo stesso sindaco di Roma Roberto Gualtieri, in un video ha diffuso la notizia che l’incendio potrebbe essere stato causato da un pasto cucinato in un accampamento abusivo presente alle pendici della collina.

“Siamo all’interno della Riserva Naturale di Monte Mario e come vedete – dichiara il sindaco – ci sono i resti di un generatore elettrico e i resti di quello che sembra un accampamento abusivo. Anche se non si possono escludere altre ipotesi, compresa quella del dolo. Auspico che le indagini siano rigorose nell’individuazione delle responsabilità”.