Roma, incendio 26 giugno: sale di nuovo il valore della diossina a San Basilio. Gualtieri firma l’ordinanza Bis

Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha firmato l'Ordinanza bis n. 74 in seguito all'incendio del 26 giugno a San Basilio. I nuovi dati ARPA indicano un aumento dei livelli di diossina, richiedendo il mantenimento dei divieti per i cittadini. Il provvedimento, deciso dopo una riunione con i principali enti locali, impone al proprietario del terreno di rimuovere tutti i rifiuti presenti per migliorare la qualità dell'aria. Se lo smaltimento dei materiali sarà ritardato, l'amministrazione procederà con la rimozione d'urgenza

Credit foto: Roma Capitale

Dopo una prima ordinanza, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha firmato l’Ordinanza bis n. 74 a seguito della pubblicazione dei nuovi dati ARPA relativi all’incendio che il 26 giugno ha interessato il terreno in via Scorticabove/via Pieve Torina, zona San Basilio.

“Il provvedimento – spiega una nota del Campidoglio – è stato disposto dopo una riunione a cui hanno partecipato il sindaco, il capo di Gabinetto Stancanelli, il Direttore della protezione civile Napolitano, il presidente del IV Municipio Umberti, il Comandante dei Vigili del Fuoco Roma De Acutis e tutte le strutture interessate: la Direzione Gestione Emergenze e Grandi Eventi, la Prefettura, AMA, ASL Roma 2, Dipartimento Politiche Sociali e Salute, Dipartimento Ciclo dei Rifiuti”.

“Nel campione rilevato da ARPA tra il 28 e il 29 giugno , il valore della diossina, che nella seconda rilevazione era sensibilmente sceso, è tornato ad alzarsi. Restano in vigore tutti i divieti alla cittadinanza, indicati dal sindaco nell’Ordinanza n.73. Da sottolineare che i dati dell’Arpa si riferiscono alla zona adiacente all’incendio e non al centro abitato di San Basilio. Anche oggi, domenica 30 giugno, continua il lavaggio delle strade, operato da AMA nel raggio di un chilometro dal luogo del rogo”, continua il Campidoglio.

La stessa ARPA, spiega come: “Il personale dell’Agenzia ha installato un campionatore ad alto volume, strumento necessario per verificare l’eventuale presenza in aria di sostanze inquinanti come idrocarburi policiclici acromatici, PCB e diossine, a poca distanza dall’area interessata dall’incendio”.

Secondo i dati di ARPA, il campione che va dal 26 al 27 giugno aveva riscontrato un valore di diossine pari a 564 pg/m3, di benzo(a)pirene pari a 4,7 ng/m3 e di PCB pari a 6820 pg/m3. Il campione dal 27 al 28 giugno, poi, aveva riscontrato una diminuzione dei valori con 227 pg/m3 di diossine, 0,3 ng/m3 di Benzo(a)pirene e di 3800 pg/m3 di PCB. Il campione dal 28 al 29 giugno, invece, ha riscontrato un nuovo aumento dei valori con 1200 pg/m3 di diossine, 1,8 ng/m3 di benzo(a)pirene e di 14700 pg/m3 di PCB.

“Nell’ordinanza bis, n. 74, il Sindaco ha disposto di imporre al proprietario del terreno in cui si è propagato il rogo di eliminare tutti i rifiuti, combusti e non, dall’area interessata, in modo da rendere più incisiva l’operazione di pulizia finalizzata a ripristinare in tempi rapidi una corretta qualità dell’aria. Qualora lo smaltimento dei materiali non dovesse avvenire in un tempo sufficientemente veloce, l’Amministrazione provvederà ad attivare le procedure per la rimozione d’urgenza”, ha concluso la nota del Campidoglio.

Qui il  testo integrale dell’ordinazna BIS n.74.