Il direttore del personale di Ama, Antonio Migliardi, si prepara a lasciare il suo incarico. L’indiscrezione arriva dopo alcuni giorni di trambusto sollevati intorno alla sua nomina. Ad ottobre 2022 Migliardi era stato incaricato dal presidente dell’azienda rifiuti di Roma, Daniele Pace, di gestire le risorse umane della municipalizzata. Le modalità dell’incarico presenterebbero però alcune irregolarità, stando alla denuncia presentata dalla confederazione sindacale Ugl alla Corte dei Conti e alla Procura e ancora prima all’esposto fatto sempre alla Corte dei Conti dal consigliere capitolino Marco Di Stefano, oltre ad alcune esternazioni a mezzo stampa da parte della Cgil.
In breve ciò che viene contestato è la nomina senza bando del manager, oltre ad alcune opacità sull’accordo tra Ama e Invitalia, da cui Migliardi era da poco andato in pensione, e il suo compenso di 225mila euro annui ritenuto troppo elevato.
In una nota il segretario di Ugl Roma, Ermenegildo Rossi, dichiara: “Accogliamo con favore l’annuncio che il capo del personale di Ama Spa, Antonio Migliardi, stia per lasciare l’incarico. Infatti, dopo le azioni intraprese dalla Federazione Ugl Partecipate Servizi Ambientali e grazie quindi alla sola Ugl, finalmente si intravedono trasparenza e e legalità anche in Ama. Le dimissioni di Migliardi, ad ogni modo, non fermano l’esigenza di ricostruire la catena di responsabilità che ha portato a questa nomina, responsabilità su cui occorre oggi far luce, per evitare che l’azienda municipalizzata romana continui a sprofondare a causa di una gestione scellerata ed illecita”.
A stretto giro arrivano anche le parole, di tutt’altro tenore, da parte del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri: “Voglio ringraziare Antonio Migliardi per lo straordinario contributo che ha dato ad Ama in questi mesi. Un lavoro portato avanti sempre con grande professionalità, con dedizione e con una trasparenza che ho potuto apprezzare personalmente. Migliardi è uno dei migliori manager d’Europa nella gestione del personale d’azienda e grazie all’accordo stipulato con Invitalia, Ama ha potuto beneficiare della sua professionalità”.
“Grazie al suo lavoro e a quello dell’attuale management – aggiunge Gualtieri – Ama sta finalmente tornando ad essere un’azienda normale. Ha riportato, ad esempio, gli operatori in strada: basti pensare che due anni fa c’erano 500 persone per lo spazzamento delle strade, mentre ora sono 1500 e tra un anno saranno 2.500. Così come tanto è stato fatto sul fronte delle assunzioni con quasi 1000 giovani assunti nel 2023. Sapevamo fin dall’inizio che il suo sarebbe stato un incarico temporaneo legato ad un risultato, quello della ristrutturazione aziendale che è stato ampiamente raggiunto, tanto che Ama è già alla ricerca di un nuovo capo del personale che possa proseguire nel solco del lavoro già svolto”.