AMA, l’azienda capitolina per l’ambiente e la gestione dei rifiuti, cambia struttura e operatività: presentato in Campidoglio il nuovo sistema delle “Ama di Municipio”, ovvero la gestione decentrata – su base municipale, appunto – dei servizi di igiene urbana, raccolta rifiuti e pulizia strade.
Gli obiettivi chiave della riorganizzazione sono: “favorire la rapidità e l’efficacia dei flussi informativi da e verso i Municipi per rispondere prontamente alle specifiche esigenze territoriali; rafforzare e consolidare il rapporto con essi, trasferendo i contenuti chiave e supportando i diversi stakeholders, anche attraverso azioni di comunicazione; individuare un coordinamento unitario che, grazie al
rapporto diretto con le strutture aziendali erogatrici del servizio, contribuisca a un efficace orientamento e risoluzione delle esigenze
e/o criticità rilevate ed evidenziate dalle Istituzioni comunali e municipali anche attraverso innovazioni e miglioramento in ordine ai
servizi forniti dall’Azienda”.
Il nuovo corso è stato illustrato dall’assessora Sabrina Alfonsi (Agricoltura-Ambiente-Ciclo dei Rifiuti),con il presidente di AMA Daniele Pace, il neo-responsabile del programma “AMA di Municipio” Leslie Capone e i vertici amministrativi aziendali e del dipartimento comunale competente.
Si comincerà a luglio, quando entrerà in vigore il nuovo contratto di servizio, anche se il modello è già partito in via sperimentale. La città sarà divisa in cinque macro-aree: Area City in Centro storico, che raccoglie il Municipio I e II; Area Est con i Municipi IV, V, VI e VII; Area Sud con i Municipi VIII, IX e X; i Municipi XI, XII e XIII faranno riferimento all’Area Ovest mentre all’Area Nord faranno capo i Municipi III, XIV e e XV.
A capo delle aree ci saranno cinque dirigenti che le seguiranno come incarico unico. Ogni “AMA di Municipio” dovrà analizzare a fondo i problemi di pulizia di ciascun quartiere e sviluppare modelli mirati, “su misura”, dei servizi d’igiene urbana e raccolta rifiuti.
“Da ex presidente di Municipio so che la base per far funzionare i servizi di raccolta deve essere assolutamente territoriale – ha affermato l’assessora Alfonsi -. Da quando ci siamo insediati abbiamo forzato Ama in questa direzione. Già da un anno 15 referenti di Ama hanno assunto il compito di seguire ciascuno un municipio, per capire esattamente le specifiche esigenze”.
“In Ama devono irrompere i cittadini – ha detto Daniele Pace, presidente dell’azienda – la partecipazione va di pari passo con la prossimità e per questo abbiamo voluto accelerare con l’Ama di Municipio. Vogliamo arrivare all’operatore Ama di quartiere che avrà una parte della sua remunerazione che dipenderà dalla valutazione dei cittadini, e ci arriveremo in accordo con i sindacati. Questo lo vorremo anche per i manager”.
I dettagli tecnici della trasformazione di AMA in azienda decentrata e capillare sul territorio nelle slide.