In una nota, il Campidoglio ha fatto sapere che è stato approvato il progetto definitivo e il Quadro Economico del Collegamento Tranviario tra Piazzale del Verano e Piazzale della Stazione Tiburtina.
“Dopo l’intesa – spiega il Campidoglio – tra amministrazione capitolina e Regione Lazio per l’approvazione del progetto definitivo della tranvia Verano-Tiburtina e l’ordinanza della Commissaria di Governo, è ora possibile l’indizione della gara per la realizzazione dell’opera che consentirà un rapido collegamento di superficie con la Stazione Tiburtina e con la Metro B e la cucitura tra le direttrici, da un lato, di viale Regina Margherita e, dall’altro, con Prenestina–Porta Maggiore e Aventino-San Giovanni-Porta Maggiore”.
Il commento del comitato Mobilità Sostenibile VIII
A fronte di alcune polemiche nate dopo l’annuncio del Campidoglio, il comitato Mobilità Sostenibile VIII ha diramato una nota a sostegno dell’opera, spiegando come: “L’estensione della rete tranviaria da Piazzale del Verano alla stazione Tiburtina non sarà ovviamente una linea a sé, ma permetterà di creare nuovi percorsi con la stazione come capolinea. La posa dei binari avverrà su un tratto breve ma strategico. Alla stazione Tiburtina oltre a numerosi treni regionali ferma anche l’alta velocità. La speranza a lungo termine è che il percorso tranviario arrivi fino a Ponte Mammolo. Il trasporto pubblico per diventare competitivo e abituale deve garantire l’accessibilità e l’effetto rete. Dover prendere due mezzi per fare lo stesso percorso (“che lo facciamo a fare il tram se dalla stazione Tiburtina ci sono già numerosi autobus?”) è ben diverso da un unico mezzo ad alta capienza come il tram. Così come la connessione tra diverse linee deve essere rapida e comoda. I 500 metri che separano la FS Ostiense dal tram 3, o il capolinea della Termini-Centocelle che si attesta a Laziali invece che a Piazza dei Cinquecento, fanno svanire l’effetto rete”.
“Se alcune tratte si sovrappongono tra metro e tram è assolutamente normale e ciò avviene in tutte le grandi città europee. I due mezzi hanno funzioni e capacità diverse, benché siano sinergici. Ad esempio salire su un tram in superfice per coprire la distanza di quattro fermate di metro può essere decisamente più agevole. E stiamo parlando di una città che attualmente dispone di due linee e mezzo di metropolitana. Per cui fornire alternative, specie in ora di punta, è semplicemente utile per non sovraccaricare la metro. Speriamo che presto i cantieri dei tram prendano il sopravvento sulle parole e le polemiche”, conclude la nota del comitato.