Roma Capitale ha approvato le linee guida per predisporre il nuovo Contratto di Servizio tra Roma Capitale e Atac, l’azienda comunale del trasporto pubblico locale.
“Attraverso il nuovo affidamento – spiega il Campidoglio – si dovrà proseguire nell’attuazione del piano di rilancio del Tpl, che costituisce uno degli elementi strategici del processo di rinnovamento delle politiche della mobilità avviate dall’Amministrazione, finalizzato al recupero di efficacia dei servizi di trasporto pubblico e al potenziamento dell’offerta, sia in termini di qualità che di quantità“.
“I livelli adeguati di servizio che dovranno essere garantiti per l’annualità 2024 sono pari a: 96 milioni di chilometri di superficie; 7,35 milioni di chilometri per la metro – che moltiplicati per 6 vagoni costituenti un treno si traducono in 44,10 milioni di vetture chilometro.
Nei tre anni successivi, si dovrà programmare un significativo incremento delle percorrenze per ottenere una crescita della produzione di superficie (bus e tram) di 1 milione di km l’anno, passando da 96 a 99 milioni di km. La produzione di superficie vedrà anche una progressiva introduzione di servizi a chiamata, il cui dimensionamento, le modalità tecniche e le tempistiche di erogazione sono ancora in via di definizione”, si legge su Roma Mobilità.
“La produzione metropolitana dovrà crescere di oltre il 40% – oltre il 100% per la linea C, con l’apertura tratta San Giovanni – Colosseo e incremento frequenza – passando da 44,1 a 62,3 milioni di km/anno. Il completamento degli interventi infrastrutturali in corso sulle Linee A e B e della manutenzione straordinaria dei treni, l’immissione dei nuovi treni e, soprattutto, la progressiva apertura del prolungamento della Linea C al Colosseo consentiranno un poderoso incremento dell’offerta a fronte di contenuti incrementi nei costi di produzione”, continua il Campidoglio.
“Attraverso il nuovo affidamento, in sintesi, si dovrà tendere alla realizzazione di un sistema di trasporto pubblico locale integrato in grado di garantire adeguati servizi a tutela dell’utenza attraverso l’ottimizzazione degli orari e delle frequenze, qualità ed efficienza dei servizi, mediante la loro razionalizzazione e la minimizzazione delle sovrapposizioni fra servizi erogati con diverse modalità di trasporto, la soddisfazione della domanda presente e potenziale nei differenti ambiti territoriali, la garanzia di un servizio di trasporto minimo nelle aree a “domanda debole”, una politica tariffaria di facile utilizzazione e che tenga conto delle categorie sociali svantaggiate, con la previsione di tariffe “agevolate” e la sostenibilità ecologica al fine di ridurre l’inquinamento atmosferico”, spiega la nota.
“Abbiamo fatto uscire Atac dal concordato fallimentare in cui l’avevamo trovata e sono così ripartiti gli investimenti sulla mobilità del futuro – ha spiegato il Sindaco Roberto Gualtieri – Oggi approviamo le linee guida del contratto di servizio e le sue gambe finanziarie. Portiamo a termine un processo che ha già visto tornare in strada centinaia di bus, acquistandone oltre 1.150 insieme a 121 tram e 36 treni della metropolitana. E poi completando il rifacimento atteso da decenni dei binari dei tram e di quelli della Metro A rimasti fermi al 1979. Un lavoro enorme e senza precedenti – ha aggiunto il primo cittadino – che porterà ad avere molti più km percorsi lungo l’intera rete romana di Tpl e che non può certo fermarsi adesso. Purtroppo, città molto più piccole della Capitale ricevono pro capite il doppio delle risorse dal Fondo nazionale trasporti ma abbiamo strutturato il nuovo Contratto di Servizio per rendere l’azienda all’altezza di competere in pochi anni con le più grandi realtà internazionali e, per questo, qualora l’evoluzione normativa dovesse premiare l’obbligo delle gare il nuovo contratto di servizio è strutturato per cogliere anche questa sfida”.
“L’approvazione delle linee guida del nuovo Contratto di Servizio con Atac e del Piano Economico Finanziario – ha commentato l’Assessore alla Mobilità, Eugenio Patanè – rappresentano un presupposto essenziale per garantire all’Azienda, dopo l’uscita dal concordato preventivo, di riprendere la forza economica e tornare dunque alla piena efficienza. Il prossimo Contratto di Servizio conterrà obiettivi sfidanti per Atac che, migliorando il servizio dal punto di vista della qualità, della quantità di chilometri e della sicurezza, contribuirà a rendere il trasporto pubblico di Roma finalmente all’altezza di quello delle più grandi capitali europee”.