Lo scorso 10 luglio la Regione Lazio ha fatto sapere di aver siglato il protocollo d’intesa per la realizzazione di ampliamento della Città Giudiziaria di piazzale Clodio a Roma con il ministro della Giustizia Carlo Nordio, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini e il sindaco di Roma Capitale Roberto Gualtieri.
Secondo una nota della Regione: “Al termine di questa riorganizzazione il nuovo edificio edificato accoglierà in via definitiva le ulteriori funzioni legate all’attività giudiziaria che a oggi necessitano di una nuova e adeguata collocazione. Per ragioni di efficienza, efficacia ed economicità, l’edificio dovrà essere situato nell’area parco di Monte Mario, limitrofa alla Città Giudiziaria, minimizzando il consumo di suolo. L’intesa prevede l’istituzione di un Tavolo tecnico che avrà il compito di individuare e definire le procedure amministrative più idonee, rapide ed efficaci volte a conseguire gli effetti urbanistici, ambientali e paesaggistici funzionali alla realizzazione dell’intervento. L’obiettivo è quello di predisporre un cronoprogramma che possa scandire e coordinare le attività da attuare per favorire anche una riqualificazione complessiva del quadrante di Piazzale Clodio“.
Tuttavia, con riferimento all’Accordo Raniero Maggini Presidente del WWF Roma e Area Metropolitana è prontamente intervenuto nel dibattito dichiarando come:
“Le esigenze della Città Giudiziaria possono trovare soddisfazione negli spazi disponibili, presenti nel Quartiere Prati a partire delle ex caserme. Al tempo dei cambiamenti climatici, si continua ancora ad investire in consumo di suolo anziché preservare il territorio della Capitale rimasto libero, magari mettendo a dimora piccoli e giovani alberi in ogni dove a giustificare interventi che impattano sulla capacità di adattamento della città. Il Pratone di Via Teulada è all’interno della Riserva Naturale di Monte Mario, costruirci semplicemente non è possibile. Certo, assistiamo ad una stagione di crescente avversione alle aree naturali protette, che voglia essere il nuovo vessillo della Regione Lazio?”