“Il termovalorizzatore sta all’interno di un piano per i rifiuti che Roma non ha mai avuto, un piano che punta alla raccolta differenziata”. Lo dichiara a Teleambiente Sabrina Alfonsi, assessora all’Ambiente e al Ciclo dei rifiuti di Roma Capitale, presente all’inaugurazione del festival Ecofuturo. “Il primo investimento è stato per i due bio-digestori anaerobici per trattare l’umido e poi per i due impianti di separazione della carta e della plastica, per intercettare materia divisa oltre a quella che differenziano già i cittadini – ha aggiunto Alfonsi -. Poi trenta centri di raccolta e riuso che potenzieranno la differenziata. Infine, la parte incomprimibile dell’indifferenziato, insieme agli scarti della differenziata, verrà trattata con il termovalorizzatore, che è un impianto di nuova tecnologia”.
“Chiaramente il bruciatore è quello – dice Alfonsi – ma stiamo lavorando sulle nuove tecnologie sopra il camino. Quindi non solo sui filtri per abbassare il livello di inquinamento, ma soprattutto per la captazione della CO2. Un impianto quasi aggiuntivo, per fare in modo che oltre a produrre calore ed energia si possa anche passare alla nuova captazione. Questo è un modo per chiudere il ciclo dei rifiuti a Roma in un regime di autosufficienza, di prossimità e di sostenibilità. Il nostro ciclo dei rifiuti abbatte le emissioni del 44% rispetto alla situazione attuale. Questa è la verità che va raccontata. Far finta di essere ecologici perché non si hanno degli impianti è sicuramente la scelta politica meno sostenibile”.
(askanews)