In una nota, il Campidoglio ha fatto sapere che dal 1° luglio Roma Servizi per la Mobilità, che gestisce il servizio per conto di Roma Capitale, lancerà: “Una campagna di comunicazione per incentivare e promuovere ulteriormente l’utilizzo del car sharing a postazione fissa per diffondere ancora di più tra i cittadini la “condivisione” del veicolo”.
“Attraverso la piattaforma editoriale – social network, sito web, radio e TV sulle banchine della metro – saranno spiegati i vantaggi e le possibilità offerte dalla mobilità sharing. A cominciare dal risparmio sui costi di assicurazione, bollo, manutenzione e carburante fino alla possibilità di sostare gratuitamente sulle strisce blu e di accedere liberamente alle Ztl (esclusa la A1 Tridente) e alle corsie preferenziali. Il car sharing a postazione fissa di Roma Servizi per la Mobilità può contare su 201 veicoli, gran parte alimentati da motore ibrido”, spiega la nota.
“Nella flotta – spiega – figurano anche 10 auto interamente elettriche. In città, distribuiti tra i vari Municipi, ci sono 348 stalli di parcheggio riservati. Attualmente al servizio sono iscritti 4786 cittadini. Anche nel primo quadrimestre del 2024 lo sharing di Rsm ha riscosso successo tra i romani e le romane. Tra gennaio e aprile i noleggi dei veicoli a postazione fissa sono stati 8.662. La distanza media percorsa è stata di circa 17 chilometri”.
“I numeri – spiega Anna Donati, presidente e amministratrice delegata di Roma Servizi per la Mobilità – dicono che il nostro servizio piace. Al tempo stesso riteniamo però che esso possa e debba crescere ancora in fatto di iscritti e utilizzo dei veicoli. Per questo avvieremo una campagna di comunicazione. L’obiettivo è rendere la condivisione del veicolo a postazione fissa un’alternativa sempre più efficace alla mobilità con veicolo privato grazie anche a una buona integrazione con il trasporto pubblico. Una scelta conveniente sotto ogni punto di vista. Muovendosi in sharing si ottiene un triplice risparmio: in termini di costi, traffico in strada ed emissioni inquinanti”.