Ogni anno con l’arrivo della primavera e poi dell’estate la Terra di Bari rischia di diventare una bomba ecologica a causa (e non solo) dei roghi di rifiuti abbandonati illecitamente. Lo sa bene il Comune di Bari che per provare ad arginare il fenomeno ha pubblicato “la procedura comparativa finalizzata allo svolgimento delle attività di presidio continuativo del territorio per il contrasto agli incendi e la segnalazione delle inottemperanze e delle situazioni di potenziale rischio incendio a tutela del territorio di Carbonara, Ceglie, Loseto (IV Municipio) e nell’attiguo territorio di Japigia e Sant’Anna”.
“Le aree della città individuate dall’avviso purtroppo sono da tempo interessate da frequenti episodi legati ad incendi appiccati per smaltire rifiuti, situazioni particolarmente nocive per l’ambiente e i residenti, costretti a respirare fumi tossici in particolare durante il periodo estivo – spiega l’assessore all’Ambiente Pietro Petruzzelli -. Dopo una serie di interventi già intrapresi sulle stesse aree, abbiamo voluto istruire questa procedura che ci permetterà di portare avanti una serie di azioni coordinate e integrate per dar vita a una capillare attività di monitoraggio dei comportamenti dolosi. In questo modo vogliamo assicurare un contrasto immediato a questi fenomeni illeciti e favorire una costante attività di prevenzione, che può fungere al contempo da deterrente per l’abbandono e lo smaltimento irregolare dei rifiuti. Vogliamo avvalerci della collaborazione, in forma strutturata, di personale specializzato messo a disposizione da organizzazioni di volontariato iscritte nell’elenco regionale di volontariato di Protezione civile così da riuscire a incidere maggiormente sul controllo del territorio e, allo stesso tempo, ad assicurare ai residenti una risposta tempestiva e adeguata in caso di situazioni di pericolo per loro e per l’ambiente. Infine, come annunciato, ci concentreremo non solo sul Municipio IV ma anche su Japigia e Sant’anna, due quartieri anch’essi afflitti dalle emissioni maleodoranti e nocive per la salute”.
Un accordo della durata di due anni che secondo le intenzioni del Comune dovrebbe contrastare e prevenire lo scoppio di incendi attraverso “l’attività di presidio continuativo del territorio organizzati in squadre munite di veicoli e previsto equipaggiamento, pattugliando l’intero territorio e segnalando alle autorità competenti ogni situazione rilevata”.
In particolare le associazioni dovranno, in caso di avvistamento di incendio o di principio di incendio, “allertare immediatamente i Vigili del Fuoco (chiamando il 115) e/o i Carabinieri Specialità Forestale (al 1515) / la Sala Operativa Unificata Permanente (SOUP) della Protezione Civile in caso di incendio boschivo, e presidiare il sito restando in sicurezza e senza intervenire fino all’arrivo delle squadre d’intervento; nel caso in cui assistano ad abbandono di rifiuti, dovranno allertare immediatamente la Polizia Locale (080/5491331), senza intervenire, e attendere istruzioni dal corpo stesso”.
All’avviso possono partecipare tutte le associazioni di volontariato (o raggruppamenti di queste) senza scopo di lucro che presentino i requisiti indicati nell’avviso. La documentazione richiesta dovrà essere improrogabilmente consegnata entro le ore 10 del prossimo 6 aprile.
Le istanze pervenute saranno valutate da un’apposita commissione che potrà assegnare ad ognuna un punteggio massimo di 20 punti ripartito sulla base dei criteri specifici di cui all’art. 2 dell’avviso.
Al soggetto selezionato verrà riconosciuto un contributo omnicomprensivo dell’importo massimo di 18.000 euro annui.