Michele Brambilla, Direttore di QN Quotidiano Nazionale e il Resto del Carlino ha introdotto l’incontro sottolineando che “il tema dello sviluppo dell’economia sostenibile e circolare, assicurando la transizione verde ed ecologica dell’Italia, è una questione epocale. Il Gruppo Monrif ha dedicato una settimana di appuntamenti per fare il punto sullo stato di salute del pianeta e offrire spunti su come si possa lavorare insieme, istituzioni, forze economiche e cittadini, per regalare un futuro al nostro Pianeta. Spero in una coscienza collettiva che investa in un cambiamento di passo, sperando che finisca un certo disinteresse nei confronti dei problemi climatici”.
“La sostenibilità è un concetto entrato nel lessico, si pensa che sia questione soprattutto ambientale. Ma è questione di giustizia tra generazioni. – ha dichiarato Enrico Giovannini, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti – Bisogna prendersi cura delle attuali generazioni e di quelle del futuro. L’idea di sviluppo è un’idea di miglioramento di qualità della vita, ma il progresso deve avvenire dentro i limiti planetari. Dobbiamo superare l’idea che lo sviluppo sostenibile riguardi solo il futuro.”
“Dobbiamo operare in diversi piani in parallelo. Il Piano nazionale di ricerca e resilienza non è altro che un piccolo trampolino. Ci deve consentire di fare un buon balzo in avanti, ma non basta. – ha aggiunto Roberto Cingolani, Ministro per la Transizione Ecologica – Serve visione di lungo termine per vedere risultati importanti e definitivi nel 2050. Abbiamo bisogno di una formidabile campagna di informazione, a partire dai bambini, coloro che saranno gli adulti tra 20 anni. La transizione ci chiederà sforzo immenso. Non esiste pianeta verde con gente che muore di fame e non esiste benessere se il pianeta non è verde.”
“Anni fa abbiamo fatto una scommessa: il mondo delle rinnovabili diventerà un mondo competitivo, ampio, in cui più tecnologie faranno la differenza e svilupperanno un modello industriale. – è intervenuto Francesco Starace, AD di Enel – La nostra è stata una visione fuori dal coro e grazie a quella abbiamo iniziato a sviluppare progetti in posti del mondo che non avevano sistemi incentivanti. Non scommettere su incentivi ma su competitività della fonte energetica.”
“La Giornata della Terra fu istituita nel 1970 lo stesso anno in cui viene redatto per la prima volta il Living Planet Index, l’indice di salute del pianeta che con cadenza biennale è alla base del Living Planet Report, la pubblicazione del WWF sullo stato del Pianeta e che ci dice che dal 1970 le popolazioni di vertebrati hanno subito un crollo del 68%. – ha affermato Donatella Bianchi, Presidente del WWF Italia – La transizione ecologica deve da un lato invertire la curva della perdita di biodiversità, con un modello economico e sociale che, attraverso la ricostituzione e il restauro del nostro capitale naturale, fermi il consumo di natura e diventi ‘nature positive’, e dall’altro impegnarsi nella lotta ai cambiamenti climatici, che non solo deve avere obiettivi concreti, ma anche una precisa strategia su come raggiungerli in tempi certi, coinvolgendo istituzioni, aziende e cittadini perché solo insieme riusciremo a costruire un futuro sostenibile».
“Le transizioni economiche, energetiche e sociali ci sono sempre state. Ma questa è la prima che cerchiamo di guidare. – ha dichiarato Antonio Navarra, Presidente del Centro Euromediterraneo sui Cambiamenti Climatici – Stiamo mettendo in campo tutti i nostri strumenti, anche scientifici. Non ci meravigliamo se i progressi sono lenti, perché abbiamo di fronte un problema difficile che richiede reti di conoscenza complesse da organizzare”.
“Vi sono elementi importanti che devono essere previsti dal PNRR per sostenere lo sviluppo: da un lato il supporto di gas diversi, come il biometano, che agevolino la transizione energetica, e dall’altro, più a lungo termine, l’utilizzo dell’idrogeno verde. – ha sottolineato Paolo Gallo ad di Italgas – E’ fondamentale, inoltre, che le reti diventino intelligenti, attraverso la loro digitalizzazione”.
“Si possono ottenere grandi risparmi da interventi che rendano più efficienti gli edifici. – ha aggiunto Claudio Levorato, Presidente Manutencoop – Di recente abbiamo consegnato ad una azienda sanitaria locale marchigiana un ospedale green che ha dimezzato consumi energetici ed emissioni. Queste esperienze industriali possono essere messe a servizio di un obiettivo importante, rendere la nostra economia più sostenibile”.
“Grazie all’impegno di tutti siamo riusciti a garantire la raccolta differenziata nel 2020- Luca Ruini, presidente del Conai – Il sistema ha garantito che, nonostante la criticità causata dalla pandemia, non ci sono state conseguenza sulla raccolta dei rifiuti. Il 71% della raccolta degli imballaggi trova una seconda vita. Non tutta l’Italia però è allo stesso livello”.
E’ possibile rivedere l’incontro , moderato da Alessandro Farruggia, sui siti QN Quotidiano Nazionale, il Resto del Carlino, La Nazione e Il Giorno, e sulle pagine youtube e social delle testate www.quotidiano.net, www.ilrestodelcarlino.it, www.lanazione.it, www.ilgiorno.it.