Riscaldamenti, dal 15 ottobre accensione nelle città della Zona E. Torino e Milano tra queste

A partire dal 15 ottobre, nelle città e relative province situate nella Zona climatica E tra cui Milano e Torino sarà possibile accendere i riscaldamenti, come stabilito dall’art. 4 del D.P.R. 74/2013. Questa data segna l'inizio del periodo di accensione, con un massimo di 14 ore giornaliere fino al 15 aprile. Le città della Zona D, come Roma e Firenze, dovranno aspettare fino al 1° novembre, mentre Napoli e altre città della Zona C fino al 15 novembre. Per le zone B e A l'accensione è prevista dal 1° dicembre

Stando all’art. 4 del D.P.R. n. 74 del 2013, a partire dal prossimo 15 ottobre, in diverse città sarà già possibile accendere i riscaldamenti. In base all’articolo, infatti, la data di accensione dipende dalla zona climatica di appartenenza.

Nello specifico:

  • Zona F: Nessuna limitazione.
  • Zona E: Accensione dal 15 ottobre al 15 aprile per un massimo di 14 ore al giorno.
  • Zona D: Accensione dal 1 novembre al 15 aprile per 12 ore al giorno.
  • Zona C: Accensione dal 15 novembre al 31 marzo per 10 ore al giorno.
  • Zona B: Accensione dal 1 dicembre al 31 marzo per 8 ore al giorno.
  • Zona A: Accensione dal 1 dicembre al 15 marzo per 6 ore al giorno.

Ciò significa che, a parte le città e province della Zona F per le quali non sono previste limitazioni (Belluno, Cuneo e Trento), dal 15 ottobre quelle appartenenti alla zona E avranno la possibilità di poter riaccendere i riscaldamenti. Parliamo di: Alessandria, Aosta, Arezzo, Asti, Bergamo, Biella, Bologna, Bolzano, Brescia, Campobasso, Como, Cremona, Enna, Ferrara, Frosinone, Gorizia, L’Aquila, Lecco, Lodi, Milano, Modena, Novara, Padova, Parma, Pavia, Perugia, Piacenza, Pordenone, Potenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rieti, Rimini, Rovigo, Sondrio, Torino, Treviso, Trieste, Udine, Varese, Venezia, Verbania, Vercelli, Verona, Vicenza.

Appartenenti alla Zona D, invece, le città e province di Roma, Ascoli Piceno, Avellino, Chieti, Firenze, Foggia, Forlì, Genova, Grosseto, Isernia, La Spezia, Livorno, Lucca, Macerata, Massa Carrara, Matera, Nuoro, Pesaro, Pescara, Pisa, Pistoia, Prato, Savona, Siena, Teramo, Terni, Vibo Valentia e Viterbo dovranno attendere il 1 novembre.

Passando alla Zona C, poi, a riaccendere i riscaldamenti il 15 novembre saranno le città e province di Napoli, Bari, Benevento, Brindisi, Cagliari, Caserta, Catanzaro, Cosenza, Imperia, Latina, Lecce, Oristano, Ragusa, Salerno, Sassari e Taranto.

Zona B (Palermo, Reggio Calabria, Catania, Agrigento, Crotone, Messina, Siracusa e Trapani) e Zona A (Lampedusa, Porto Empedocle e Linosa), infine, dovranno attendere il 1 dicembre.