Dopo un primo inserimento nella graduatoria provvisoria, i due biodigestori anaerobici per la gestione dell’organico di Casal Selce e Cesano e i due impianti per la selezione della carta e della plastica previsti nel Piano per la gestione dei rifiuti di Roma non saranno finanziati con le risorse del Pnrr. ‘Plafond esaurito’ è la motivazione del Ministero dell’Ambiente per il mancato sostegno. Prossimo tentativo, la Legge di Bilancio.
“Il mancato finanziamento con fondi Pnrr dei progetti presentati da Roma Capitale per la realizzazione di due biodigestori anaerobici e di due impianti per la selezione della carta e della plastica è una scelta incomprensibile da parte del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica. Una scelta frutto di criteri sbagliati che non hanno tenuto conto né della popolazione servita dalle città, né del Programma Nazionale per la gestione dei rifiuti e dei suoi obiettivi sulla riduzione del gap impiantistico. I progetti presentati da Roma Capitale sono stati, peraltro, dichiarati ammissibili ricevendo un’ottima valutazione, classificandosi al ventesimo posto della graduatoria su 453 progetti presentati nell’area centro-sud.
Roma, assieme alle altre grandi città ingiustamente penalizzate da questi criteri, continuerà ad agire in tutte le sedi istituzionali, a partire dalla discussione parlamentare sulla Legge di Bilancio, affinché venga rivista questa scelta che va in direzione contraria rispetto al grande sforzo in atto per dotare finalmente la Capitale di una rete impiantistica moderna che la renda autosufficiente nel trattamento delle diverse filiere di rifiuti”. Così in una nota il sindaco di Roma Roberto Gualtieri.