Rifiuti di Roma, Gualtieri proclama: “Puntiamo al 60% di differenziata già a fine legislatura”

Non solo l'obiettivo di arrivare al 60% della raccolta differenziata entro la fine del mandato, ma anche quelli di: migliorare il decoro urbano, portare a termine le nuove infrastrutture tra cui l'inceneritore di Santa Palomba e 8 nuovi distretti per la differenziata e: "l'abbattimento della dipendenza da terzi di Ama, aumentando l'autonomia nella gestione integrata dei rifiuti raccolti e passando dall'attuale 13% a più del 70%". Questi i temi trattati da Gualtieri durante l'Assemblea Capitolina straordinaria sul tema dei rifiuti

Credit foto: Ufficio stampa Roma Capitale

Durante il Consiglio Comunale straordinario di Roma del 13 aprile dedicato al tema della gestione rifiuti, il sindaco Roberto Gualtieri ha fatto il punto della situazione, secondo quella che è la visione amministrativa. Incremento della raccolta differenziata, chiusura del TMB di Rocca Cencia, il futuro di Ama, il nuovo inceneritore e i nuovi impianti, temi principali affrontati in una sintetica relazione (che è possibile leggere integralmente qui). Senza dimenticare il riassetto e i nuovi obiettivi di Ama, l’azienda rifiuti che ha intrapreso un percorso di rinnovamento.

“Il percorso intrapreso dall’azienda – ha detto Gualtieri – si sviluppa su una serie di interventi in linea con quanto stabilito all’interno del Piano pluriennale varato dal Cda lo scorso gennaio per il quinquennio 2023-2028 e che si articola su tre assi strategici: il miglioramento del decoro urbano; l’incremento della raccolta differenziata; lo sviluppo della logistica e dell’impiantistica coerentemente con gli obiettivi di raccolta differenziata. Per questo sono previsti investimenti pari a oltre 700milioni di euro”, ha dichiarato Gualtieri in Assemblea.

Per Gualtieri bisogna “equiparare la qualità dei servizi di igiene urbana al livello delle più virtuose città europee“, ricordando come Roma “sia un unicum nazionale (…). Basti pensare che Ama effettua quotidianamente interventi di igiene urbana operando su un’area pari a 7 volte quella di Milano, 11 volte quella di Napoli e 13 di Bologna”.

Ma è sul tema della raccolta differenziata che il sindaco si sbilancia di più: “Attualmente si attesta al 45,9% ed è tornata a crescere, puntando al 60% già nel 2028. Ma vorremmo lavorare per raggiungere questo risultato entro la fine della Consiliatura. Tra le azioni previste vi sono la realizzazione di otto nuovi Centri di Raccolta entro il 2026, con un incremento di frazioni riciclabili (legno, ingombranti, Raee, ecc.) – spiega Gualtieri – conferibili gratuitamente da parte dei cittadini; l’evoluzione dei modelli di raccolta, che, in arco piano, prevede l’aumento dal 33% al 45% degli abitanti serviti da raccolte di prossimità specifiche, con la riorganizzazione del porta a porta”.

Fondamentale per il sindaco “l’abbattimento della dipendenza da terzi di Ama, aumentando l’autonomia nella gestione integrata dei rifiuti raccolti e passando dall’attuale 13% a più del 70%”. Un obiettivo realizzabile per Gualtieri tramite il contestatissimo progetto di inceneritore in zona Santa Palomba e gli otto nuovi impianti di prossimità di cui sopra.

Proprio su questo fronte, comitati e cittadini che si oppongono all’opera da 600 mila tonnellate hanno organizzato per il prossimo 19 aprile alle ore 17 un presidio sotto il Campidoglio per dire “No all’inceneritore di Roma ma sì a economia circolare, salute e ambiente”.