A Roma è in corso la fase sperimentale dell’implementazione di indicatori tattili sulla raccolta differenziata, al fine di agevolare le persone non vedenti o ipovedenti. L’azienda AMA sta posizionando 140 targhe tattili sui cassonetti stradali dei rifiuti, situati in alcune vie del quadrante Don Bosco al Tuscolano. Queste targhe sono progettate in modo tale che i cittadini con disabilità visiva possano “leggere” attraverso l’uso del bastone bianco d’ausilio per i ciechi. All’installazione e al test delle targhe tattili sulla prima serie di cassonetti per la raccolta dei rifiuti hanno partecipato l’Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti di Roma Capitale, Sabrina Alfonsi, il Presidente dell’Unione Ciechi di Roma, Giuliano Frittelli, il direttore generale di AMA, Andrea Bossola, il presidente e l’assessora all’ambiente del Municipio VII, Francesco Laddaga ed Estella Marino. L’area selezionata per la sperimentazione è stata scelta in collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti di Roma.
Lo comunica AMA Spa in una nota.
Si tratta del primo passo operativo previsto da un protocollo d’intesa sottoscritto a gennaio scorso dall’UICI e da AMA. In concreto, anche per gli utenti non vedenti si rendono riconoscibili le frazioni conferibili in ciascun cassonetto. I nuovi pannelli tattili, infatti, riportano ciascuno le indicazioni per i materiali riciclabili – imballaggi in carta e cartone, contenitori in plastica e metallo, scarti organici – e per i rifiuti non differenziati. L’obiettivo è di facilitare il corretto conferimento dei rifiuti anche per quanti non possono leggere quanto riportato sulle plance informative standard.
Non è la sola novità in questo ambito: anche il sito internet di AMA è stato aggiornato e risponde ai requisiti di accessibilità per le persone ipovedenti o con disabilità visiva, che ora possono consultare tutti i documenti presenti, inclusa la guida per effettuare una corretta raccolta differenziata. Per verificare l’andamento del servizio erogato agli utenti con disabilità visive, è stato costituito un tavolo di lavoro congiunto con l’Unione Ciechi locale. Al termine della sperimentazione, il tavolo definirà modalità, tempi e un piano di fattibilità per estendere l’applicazione di questi supporti tattili ed eventualmente individuare ulteriori soluzioni innovative anche in altre zone. AMA, inoltre, ha emanato una comunicazione a tutto il personale aziendale, che è tenuto ad agevolare per le persone non vedenti l’accesso ai vari servizi dell’azienda: dal ritiro gratuito a domicilio dei rifiuti ingombranti all’ingresso ai Centri di Raccolta, dalla partecipazione agli appuntamenti delle giornate del riciclo “AMA il tuo quartiere” alla prenotazione di appuntamenti agli sportelli della Tariffa Rifiuti. E’ stato infine disposto di mantenere il più possibile e ripristinare, in caso di spostamenti da parte di terzi, “l’ordine di posizionamento dei contenitori su strada.
“Con questa sperimentazione delle plance informative tattili diamo operatività al protocollo d’intesa siglato con l’Unione Italiana Ciechi a partire dal quartiere Don Bosco proprio su indicazione dell’Unione. E’ un atto dovuto da parte dell’Amministrazione di attenzione e inclusività per rendere possibile anche alle persone con disabilità visiva di contribuire al corretto conferimento differenziato dei rifiuti domestici, una fondamentale azione quotidiana per la quale vogliamo facilitare l’autonomia anche ai cittadini non vedenti o ipovedenti” dichiara Sabrina Alfonsi, Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti di Roma Capitale.
“E’ un primo passo importante per favorire l’accessibilità anche nelle azioni quotidiane delle persone con disabilità visiva – dice il Presidente della sezione territoriale romana dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Giuliano Frittelli -. Auspichiamo che questa modalità sia seguita per tutti i servizi di Roma Capitale”.
“Le plance informative ‘normali’ presenti su tutte le batterie di raccolta – dichiara il Presidente AMA Daniele Pace – indicano cosa conferire e cosa non conferire all’interno di ciascun cassonetto. Ci sono, però, cittadini che non possono vederle e che non debbono essere ignorati. Lo sforzo che l’azienda ha fatto avviando questa proficua collaborazione ha, dunque, un duplice e importante messaggio: di inclusività e cittadinanza, per questi concittadini più sfortunati di noi, ma anche di rispetto delle regole civili e dell’ambiente urbano, per l’intera comunità della Capitale”.