Rifiuti, la Rete Tutela Roma Sud invia 3 petizioni al Parlamento contro il sistema di incenerimento

Rete Tutela Roma Sud - che da anni si batte per bloccare il progetto dell'inceneritore di Roma - ha presentato tre petizioni al Parlamento per contrastare il sistema d’incenerimento dei rifiuti. Le associazioni della Rete temono che l'Italia si avvii verso un monopolio "inceneritorista" di 35 anni e chiedono l'applicazione di principi di concorrenza e neutralità tecnologica nella gestione dei rifiuti. Tra le richieste: anticipare le norme per includere gli inceneritori nel sistema europeo di scambio di emissioni, evitare l'uso esclusivo degli inceneritori e potenziare il recupero dei materiali riciclabili

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In una nota, Rete Tutela Roma Sud ha fatto sapere di aver presentato 3 petizioni al Parlamento affinché intervenga contro il sistema di incenerimento dei rifiuti. Le associazioni che fanno capo alla Rete, infatti, stanno continuando a battersi in varie sedi per scongiurare la realizzazione dell’inceneritore che la giunta capitolina ha in progetto nell’area di Santa Palomba a sud di Roma.

Come spiega la Rete: “Va evitato il rischio di consegnare l’Italia al monopolio inceneritorista per i prossimi 35 anni“. Con le petizioni presentate è stato chiesto al Parlamento di:

“Prendere iniziative affinché il principio della neutralità tecnologica sia concretamente rispettato nel Diritto della concorrenza, nella Gerarchia europea dei rifiuti e nel Programma Nazionale di Gestione dei Rifiuti, ad esempio rendendo nulle le clausole di esclusiva per il conferimento dei rifiuti agli inceneritori con o senza recupero di energia, che costituiscono un ostacolo alla concorrenza, oltre che per il miglioramento delle pratiche di riduzione, riuso e riciclo (petizione 1060);

Anticipare l’applicazione del Sistema europeo di scambio di quote di emissione di gas a effetto serra (European Union Emissions Trading System – EU ETS) anche agli inceneritori con recupero di energia, in quanto rappresenta una forma di aiuto che mina la concorrenza leale e distorce il mercato, mantenendo in vita impianti obsoleti, che potrebbero essere sostituiti da moderni impianti di recupero materia dalle miniere urbane (petizione 1061);

Anticipare l’entrata in vigore del divieto di disperdere materiali riciclabili nelle discariche o negli inceneritori esistenti, rafforzando l’obbligo che i materiali conferiti siano sottoposti a un moderno processo selettivo preventivo, massimizzando gli obiettivi di recupero di materia (petizione 1062)“.

Credit immagine: Rete Tutela Roma Sud