Come riportato dalla sezione locale de La Stampa, in Valle d’Aosta, per contenere l’aumento dei costi sulla bolletta, è fondamentale adottare una corretta differenziazione dei rifiuti. Infatti, non basta semplicemente effettuare una raccolta differenziata su larga scala se, successivamente, i controlli effettuati sui materiali conferiti nella discarica di Brissogne rilevano un’elevata presenza di “frazioni estranee”, ossia rifiuti che non appartengono alla categoria di rifiuti differenziati in esame. Un esempio evidente è rappresentato dal cosiddetto “multimateriale”, che in Valle d’Aosta riguarda la raccolta di plastica, metalli e alluminio. I controlli effettuati su tali conferimenti hanno spesso evidenziato percentuali elevate (dal 17% al 35%) di “frazioni estranee”, ovvero materiali che avrebbero dovuto essere smaltiti in altri flussi di raccolta o addirittura conferiti come rifiuti non differenziati. Questo fenomeno si registra, seppur con variazioni, in tutte le zone della Regione e modifica effettivamente le percentuali dei diversi flussi di raccolta differenziata, compromettendo così la virtuosità degli utenti del territorio interessato.
Durante l’ultima riunione della giunta regionale, sono state stabilite le tariffe da applicare nel corso del 2023 per i cinque SubAto costituiti in Valle d’Aosta (A: Grand-Paradis e Valdigne-Mont-Blanc, B: Mont-Emilius e Grand-Combin, C: Aosta, D: Évançon e Mont-Cervin, E: Mont-Rose e Walser). Questa decisione era stata precedentemente discussa nell’assemblea dei sindaci. A partire dall’anno scorso, sono state introdotte le tariffe derivanti dalla concessione a Enval, la società responsabile della gestione della discarica e dell’impianto di Brissogne. Queste tariffe prevedono un costo di 138,5 euro per tonnellata per lo smaltimento dei rifiuti non differenziati e di 66,5 euro per tonnellata per lo smaltimento delle varie frazioni di rifiuti differenziati.
La principale novità del 2023 riguarda l’aspetto della “qualità” della raccolta differenziata. Nonostante le tariffe da pagare a Enval rimangano invariate, verranno introdotte sanzioni per i SubAto che, a seguito dei controlli merceologici e della verifica finale, presenteranno un’alta percentuale di rifiuti non correttamente differenziati (ciò comporterà bollette più elevate per gli utenti di tali territori). Al contrario, saranno premiati con costi minori in bolletta i SubAto che dimostreranno una maggiore precisione e “qualità” nella raccolta differenziata. Un’altra novità che entrerà in vigore nel corso dell’anno riguarda l’esclusione delle cosiddette “plastiche dure” dal flusso del multimateriale. Ciò significa che tra qualche mese i rifiuti come giocattoli, secchi, catini o bacinelle non potranno più essere gettati nei contenitori della plastica, ma dovranno essere portati alle isole ecologiche o ai centri di conferimento comunali. A tal proposito, i sindaci hanno richiesto che, prima dell’entrata in vigore di questa nuova disposizione, l’assessorato regionale all’Ambiente e Enval si coordinino per realizzare una campagna informativa approfondita rivolta agli utenti.
Attualmente, la percentuale di raccolta differenziata nella regione si attesta al 65%. Tuttavia, l’obiettivo stabilito è raggiungere il 90% entro il 2030, al fine di limitare il conferimento in discarica al solo 10% dei rifiuti prodotti.