Arriva dal Consiglio di Stato lo stop alla realizzazione della discarica di inerti e fanghi a Monte Carnevale, zona poco distante dalla storica discarica romana di Malagrotta. L’annullamento arriva in conseguenza all’accoglimento del ricorso del Ministero della Difesa che annulla le autorizzazioni concesse dall’ufficio Regionale dei rifiuti del Lazio e preclude, così, ogni altra possibile realizzazione di discariche di rifiuti solido urbani nella zona. A darne notizia, lo stesso comitato Valle Galeria Libera, da tempo contrario alla realizzazione del progetto, che annuncia di proseguire la propria battaglia dimostrando la non fattibilità della discarica per motivi idrogeologici.
Il Ministero della Difesa aveva espresso parere negativo alla realizzazione dell’impianto in quanto l’eccessiva vicinanza dal parco antenne avrebbe comportato sensibili interferenze del campo elettromagnetico, causate dall’aumento del traffico di mezzi pesanti. La Regione Lazio aveva, però, concesso l’autorizzazione per la realizzazione del progetto all’azienda proprietaria dell’ex cava, la New Green. Dopo di che era arrivata la revoca della concessione da parte dell’ex sindaca di Roma, Virginia Raggi, in seguito all’arresto della dirigente regionale Flaminia Tosini e dell’imprenditore Valter Lozza proprio della New Green.
Una vicenda controversa di cui il pronunciamento del Consiglio di Stato dovrebbe essere l’epilogo. Eppure la partita per la realizzazione di una nuova discarica al servizio del territorio di Roma rimane aperta. L’assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti della Capitale, Sabrina Alfonsi, lo ha già dichiarato in un’intervista: la discarica si farà anche se “non sarà una Malagrotta e non andrebbe più neanche chiamata discarica, ci sono tecnologie di ultima generazione che riducono l’impatto”. Per avere maggiori indicazioni sul nuovo progetto, si attende la presentazione del piano industriale di Ama, che dovrebbe contenere gli impianti che servono alla città. Tra le possibili zone interessate ad accogliere la nuova discarica, si parla di Magliano Romano, in provincia di Roma, un sito da 890 mila metri cubi, di cui circa 60 mila già utilizzati, e destinato a oggi allo smaltimento dei rifiuti inerti.