In una recente intervista rilasciata all’Agenzia Nova, l’assessora all’Ambiente di Roma Capitale Sabrina Alfonsi è tornata a parlare della crisi dei rifiuti della città e dei progetti in cantiere sull’inceneritore e gli altri impianti, dichiarando come: “Ad oggi sia stata superata la crisi dei mezzi di Ama, che abbiamo avuto a maggio scorso ed è già partito il nuovo servizio di raccolta per le utenze non domestiche”.
In merito agli impianti, poi, ha dichiarato che: “Il Comune tirerà dritto. Sul termovalorizzatore, la gara è nei tempi, è uno dei tasselli fondamentali di tutto il piano dei rifiuti e non ci saranno battute d’arresto. Neanche nel caso in cui la Regione Lazio, nelle modifiche al piano rifiuti, provasse a impedirne la costruzione. Abbiamo un commissario di governo che ha elaborato il piano rifiuti di Roma. Il piano dei rifiuti regionale non può cambiare, a oggi, il piano dei rifiuti di Roma. Sappiamo che la Regione deve cambiare il piano dei rifiuti, perché gli viene richiesto un adeguamento dal ministero. In ogni caso, quando lo faranno, sul tema dell’impiantistica bisognerà fare un ragionamento serio e credo che non si possa non tenere conto del piano dei rifiuti di Roma”.
“Allo stesso modo si andrà avanti con gli altri impianti. Si tratta di due biodigestori, uno a Cesano e l’altro a Casal Selce, due impianti per la selezione del multimateriale, di cui uno a Rocca Cencia, e un impianto per il recupero delle terre di spazzamento nell’area dell’ex Tmb Salario – ha continuato l’assessora Alfonsi ai microfoni dell’Agenzia Nova -. Ama ha già pronti i bandi per andare in gara per tutti gli impianti, quindi andiamo avanti speditamente. Per i due biodigestori le conferenze dei servizi sono chiuse, c’è stato solo un parere negativo della Soprintendenza archeologica competente nell’area di Cesano, ma è già prevista una nuova riunione e supereremo il parere negativo”.
Alla domanda sulle preoccupazioni dei cittadini per quanto riguarda i nuovi impianti Alfonsi, infine, ha risposto come: “La sindrome Nimby (Not in my black yard, ndr) c’è in tutto il mondo e quindi anche a Roma. Ai cittadini però bisogna spiegare che per uscire da decenni di disagi ed emergenze, tutti i territori si devono far carico di una parte di impianti. E l’attenzione mia e del sindaco è non sobbarcare i territori che hanno già sopportato, più di altri, il peso di impianti importanti. Per questo, ad esempio, nell’area dell’ex Tmb Salario abbiamo previsto un impianto piccolo e a bassissimo impatto”.