La Commissione europea lancia oggi una consultazione pubblica sulla revisione della direttiva quadro sui rifiuti, comprendente anche la definizione di obiettivi dell’UE in materia di riduzione dei rifiuti alimentari. La revisione mira a migliorare i risultati ambientali complessivi della gestione dei rifiuti in linea con la “gerarchia dei rifiuti” basata sull’approccio “riduci-riutilizza-ricicla” e con il principio “chi inquina paga”.
Virginijus Sinkevičius, Commissario responsabile per l’Ambiente, gli oceani e la pesca, ha dichiarato: “Per conseguire gli obiettivi dell’economia circolare e della neutralità climatica previsti dal Green Deal europeo, dobbiamo compiere maggiori sforzi volti in primo luogo ad evitare la produzione di rifiuti e a rendere più efficiente il nostro settore della gestione dei rifiuti. È ciò che vogliamo fare con questa revisione. Inoltre stiamo lavorando per fissare per la prima volta obiettivi di riduzione degli sprechi alimentari. Attendo con interesse il vostro parere su come fare sì che i prodotti – una volta giunti al termine del loro ciclo di vita – restino utili e generino meno rifiuti”.
Stella Kyriakides, Commissaria per la Salute e la sicurezza alimentare ha dichiarato: “Le sfide poste al clima e alla biodiversità, la pandemia di COVID-19 e i conflitti in corso rendono ancora più importante la transizione verso sistemi alimentari resilienti e sostenibili che proteggano sia le persone che il pianeta. Lo spreco alimentare è una delle principali fonti di inefficienza dei nostri sistemi alimentari. Dobbiamo intensificare i nostri sforzi per contenere la mole dei rifiuti da essi prodotta. Introducendo obiettivi giuridicamente vincolanti per ridurre gli sprechi alimentari puntiamo a ridurre l’impronta ambientale dei sistemi alimentari e ad accelerare i progressi dell’UE verso il nostro impegno globale di dimezzare gli sprechi alimentari entro il 2030.”
La revisione si concentrerà sui seguenti settori strategici: prevenzione (compresa la riduzione dei rifiuti alimentari), raccolta differenziata, rifiuti specifici come gli oli usati e i prodotti tessili, applicazione della gerarchia dei rifiuti e del principio “chi inquina paga”.
La consultazione pubblica fornirà indicazioni per i lavori in corso sulla valutazione d’impatto che accompagnerà la proposta della Commissione. La Commissione europea invita tutte le parti interessate a formulare osservazioni. La consultazione è aperta fino al 16 agosto 2022.