Da quando la giunta Gualtieri ha annunciato la realizzazione dell’inceneritore da 600mila tonnellate presso la località Santa Palomba (al Sud di Roma), i sindaci dei Comuni dei Castelli Romani hanno da subito manifestato il loro dissenso in merito all’opera. Lo ha ricordato anche il sindaco di Albano Laziale Massimiliano Borelli ai microfoni di Eco dalle Città durante una delle manifestazioni contro l’inceneritore tenutasi a Roma lo scorso 19 aprile.
Proprio il Comune di Albano Laziale, in un comunicato, ha fatto sapere che il 30 giugno ha inviato una nota per chiedere alla Presidente del Consiglio dei Ministri On. Giorgia Meloni e al Commissario Straordinario di Governo Roberto Gualtieri, un dibattito pubblico relativo all’impianto di termovalorizzazione che verrà realizzato a Santa Palomba. Il Comune, infatti, ribadisce il suo “NO al termovalorizzatore”.
“Lo scorso 27 aprile – fa sapere la nota – il Consiglio comunale di Albano Laziale, con delibera n. 16 ha approvato la richiesta di dibattito pubblico, congiuntamente con i Comuni di Ardea, Ariccia, Castel Gandolfo, Colonna, Nemi, Frascati, Ciampino, Lanuvio, Monte Porzio Catone, Monte Comprati e Rocca Priora. Un vasto territorio complessivamente rappresentativo di circa 274.000 abitanti, che chiedono di essere ascoltati e informati su quanto sta accadendo. Lo strumento del dibattito pubblico, infatti, fornisce agli enti locali e ai cittadini la possibilità di conoscere il progetto dell’impianto industriale che si intende realizzare, per evidenziarne le criticità e le possibili alternative”.
“Lo strumento del dibattito pubblico come previsto dalla normativa vigente – ricorda il Comune di Albano Laziale – fornisce agli enti locali e ai cittadini la possibilità di conoscere il progetto dell’impianto industriale che si intende realizzare per evidenziarne le criticità e le possibili alternative”.
In merito alla richiesta di questo strumento, anche la Rete Tutela Roma Sud a cui fanno capo diverse associazioni e comitati dei Castelli Romani ha diramato alcune dichiarazioni in merito, facendo sapere come:
“Il mancato dialogo in questi mesi con il Commissario straordinario, anche nella sua veste di Sindaco Metropolitano, ha costretto i Comuni dei Castelli Romani a richiedere il Dibattito pubblico ai sensi del Codice degli appalti vigente (allegato 1 – D.P.C.M. n. 76/2018), al fine di avere accesso al progetto, ancora non pubblicato, che Acea Ambiente ha presentato nel corso della manifestazione di interesse in associazione con Hitachi Zosen Inova, Vianini Lavori e Suez.
Contrariamente ai principi sulla trasparenza, le amministrazioni locali interessate sono totalmente all’oscuro in merito alle caratteristiche dell’impianto promosso da Acea; non conoscono, infatti, i livelli di emissioni previsti, l’impatto sulla viabilità, sulla salute delle persone e sull’economia del territorio”.