La petizione per riaprire il mercato di Porta Palazzo ha superato in pochi giorni le 1000 firme. Per l’esattezza sono 1019 (ma in numeri sono in crescita) le persone che ne chiedono l’apertura e ovviamente la richiesta non è per farsi una passeggiatina (che è possibile fare visto che le aree mercatali coperte come la Tettoia dell’Orologio, il mercato del pesce e il V° alimentare sono aperti) ma perché la chiusura rischia di mettere in crisi la tenuta economica e sociale dell’intera area.
Da quanto è stato riferito dall’Assessore Alberto Sacco durante la riunione congiunta del 30 marzo della 1a e 3a commissione consiliare il mercato è chiuso non perché gli ambulanti non riescono a garantire la sicurezza (come hanno dimostrato nell’ultimo sabato in cui il mercato è stato aperto) ma perché il luogo risulta attrattivo per la cittadinanza. Una tesi che può avere una sua logica che, se vera, risulta in aperta contraddizione con la decisione della giunta di tener aperti i mercati coperti di Porta Palazzo.
La petizione rivolta alla Sindaca Chiara Appendino punta sulle oggettive difficoltà sociali ed economiche in cui una ampia parte della città sta precipitando. Se da un lato circa 200 ambulanti del mercato (senza contare i collaboratori) non lavorano più da circa un mese a differenza dei loro colleghi impegnati su altri mercati, dall’altro poco più di 40 mila cittadini e soprattutto i più bisognosi si trovano impossibilitati ad acquistare beni di prima necessità a prezzi bassi e accessibili.
Anche noi di Eco dalle Città ci siamo uniti alla petizione non solo firmandola, ma mettendo a disposizione degli ambulanti le Sentinelle dei Rifiuti e gli Ecomori del Progetto RePoPP con una azione di sorveglianza e filtraggio antiassembramento. Attualmente il progetto è controfirmato dal rappresentante ambulanti e sottoscritto anche dalla costituendaFondazione di Comunità di Porta Palazzo.
Firma la petizione su Change
Per un MERCATO SOLIDALE a Porta Palazzo.
Cittadini, associazioni e residenti del quartiere siamo preoccupati per la prolungata chiusura del mercato di Porta Palazzo.
Riscontriamo un oggettivo problema sociale per l’assenza del mercato più popolare della città, un problema che grava soprattutto sulle fasce più deboli della popolazione.
Siamo preoccupati anche per la tenuta economica degli ambulanti di Porta Palazzo, essi stessi soggetti particolarmente esposti alla crisi economica che l’emergenza ha aggravato.
Consapevoli delle difficoltà che comporta la riapertura del mercato nelle condizioni di sicurezza richieste dalla situazione di emergenza COVID19, abitanti, associazioni e commercianti ci siamo adoperati nell’offrire un contributo concreto attraverso la formulazione di un progetto che definisce aree destinate alla vendita contingentate, presidiate e organizzate. I costi di questa organizzazione saranno finanziati dalla costituenda Fondazione di Comunità di Porta Palazzo e dai commercianti. Il progetto prevede il coinvolgimento, nella gestione della sorveglianza, di giovani del quartiere, già attivi in progetti del territorio che in questi giorni hanno subito l’interruzione dei tirocini di lavoro.
Per questo chiediamo che venga al più presto riaperto, in condizioni di Sicurezza, il Mercato di Porta Palazzo.