Giovedì 19 Settembre alle ore 19, presso il Complesso San Michele a Salerno, si terrà il vernissage della mostra RestART Timoria, un evento promosso dalla Fondazione Carisal con il sostegno di Regione Campania-Scabec, Fondazione Banco Napoli, e i consorzi RICREA e COMIECO. La mostra si inserisce all’interno di un più ampio discorso sulla sostenibilità e l’upcycling, temi sempre più centrali nel panorama artistico contemporaneo e nella sensibilizzazione sulle questioni ambientali.
RestART Timoria, curata da Fabio Avella e Antonella Ferraro, si sviluppa attorno al concetto di upcycling, cioè il recupero creativo di materiali esistenti – come l’acciaio – che, alla conclusione del loro ciclo di vita, possono essere trasformati e acquisire nuova vita. Questa filosofia del riutilizzo non solo si allinea ai principi dell’economia circolare, ma invita anche a una riflessione più ampia sul ruolo che ciascuno di noi può giocare nella cura del pianeta.
La mostra è un percorso artistico articolato, composto da opere e installazioni realizzate con materiali di recupero, tutte dedicate al progetto Restart e pensate specificamente per gli spazi del Complesso San Michele. Le opere conducono il visitatore attraverso i vari ambienti del monastero Benedettino, partendo dalle sale sotterranee fino agli spazi superiori, creando un viaggio sensoriale che interroga lo stato di salute del Pianeta e il conflitto tra uomo e natura.
Gli artisti coinvolti includono nomi noti come Giorgio Bartocci, Paolo Bini, Gianluca Capozzi, Francesca Matarazzo di Licosa, Lucas Memmola, Adonai Sebhatu, Gabriella Siciliano, Ivano Troisi e Andreas Zampella. Ogni artista ha interpretato il concetto di upcycling attraverso un approccio personale, mettendo in luce le potenzialità trasformative di materiali altrimenti destinati allo smaltimento.
Il tema della mostra, Timoria (dal greco Τιμωρία, “punizione” o “giustizia retributiva”), è stato scelto per rappresentare il conflitto tra uomo e natura, un tema estremamente attuale, che sta suscitando ampio dibattito a livello globale in relazione ai problemi del cambiamento climatico. Il titolo suggerisce una riflessione su come la natura possa “punire” l’uomo per gli abusi subiti, ma al tempo stesso offre la possibilità di redenzione attraverso il riciclo e la sostenibilità.
L’evento non si limita all’esposizione delle opere, ma prevede anche eventi e talk che coinvolgeranno il pubblico, con l’obiettivo di approfondire le tematiche legate all’upcycling e alla sostenibilità. Saranno occasioni di confronto tra esperti, artisti e visitatori, per esplorare le buone pratiche che possono essere adottate nel quotidiano per ridurre l’impatto ambientale.
A supporto della mostra, è stata inoltre realizzata un’installazione in acciaio in Piazza Portanova, simbolo dell’infinito, che rappresenta il concetto di riciclo continuo. Quest’opera pubblica vuole essere un richiamo visivo all’importanza del riutilizzo e del ciclo perpetuo dei materiali, invitando la comunità a riflettere su come le risorse possano essere gestite in maniera più consapevole e sostenibile.
RestART Timoria si pone dunque come un importante appuntamento culturale che unisce arte, riflessione e impegno ecologico, offrendo al pubblico uno sguardo nuovo sulle sfide che il nostro pianeta deve affrontare e sulle possibilità di trasformazione attraverso la creatività e l’innovazione sostenibile.