Venerdì 15 marzo i rappresentanti dei ventisette Stati membri dell’Unione europea riuniti nel Coreper, il Comitato dei Rappresentanti Permanenti Aggiunti presso l’Ue, hanno approvato la bozza sul Regolamento imballaggi. Il testo dovrebbe essere quello uscito dalla mediazione tra Parlamento e Consiglio europeo del 4 marzo. La norma sarà verosimilmente approvata in via definitiva dall’attuale Parlamento nella plenaria del 22 aprile dopo aver passato il voto – a questo punto formale – della Commissione ambiente (ENVI) in programma il 19 marzo. L’ultimo passo sarà l’approvazione definitiva da parte del Consiglio.
“La decisione segue a complessi negoziati in cui l’Italia ha svolto un ruolo cruciale – si legge in una nota di Palazzo Chigi – fornendo un contributo di primo piano affinché si trovasse il giusto equilibrio tra obiettivi ambientali e competitività delle imprese e tra armonizzazione e valorizzazione delle esperienze nazionali di successo”.
La viceministra all’Ambiente Vannia Gava: “Esclusione della carta e delle bioplastiche dai divieti monouso, rinvio dei target di riuso a fronte di elevati tassi di riciclo e nessuna nuova tassa per gli operatori sono solo alcuni dei successi che portiamo oggi a casa. Restiamo fermamente convinti, però, che non tutte le criticità siano risolte e che sarà compito dei prossimi Parlamento e Commissione Ue valutare ulteriori migliorie per bilanciarne l’ambizione e affrontare i temi della sostenibilità con un approccio di neutralità tecnologica, slegato dall’ideologia”
“Abbiamo dimostrato che oggi a Bruxelles c’è un’Italia che non si arrende a soluzioni che penalizzano la nostra industria – ha detto invece la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni – ma che è capace di continuare a negoziare fino alla fine in maniera decisa, facendo valere la bontà dei propri argomenti, valorizzando le nostre eccellenze e riuscendo a modificare sostanzialmente il risultato finale. Il merito di questi successi va attribuito all’azione di impulso assicurata dai Ministeri coinvolti, in stretto coordinamento con Palazzo Chigi, all’attività negoziale condotta dai nostri rappresentanti diplomatici a Bruxelles, ma anche al cruciale lavoro di squadra svolto dai nostri europarlamentari, che hanno saputo travalicare gli schieramenti politici”.