Assobioplastiche accoglie con favore il voto del Parlamento europeo relativo alla proposta di regolamento sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggi. “Il voto del Parlamento è una conferma della bontà del modello italiano, che connette le bioplastiche compostabili con la gestione del rifiuto organico – dice in una nota l’associazione italiana delle bioplastiche e dei materiali biodegradabili e compostabili – Basti guardare all’obbligo, con campo di applicazione per la prima volta esteso in tutta l’Europa, di realizzare in materiali compostabili alcuni imballaggi tra cui, su tutti, i sacchetti ultraleggeri per l’ortofrutta, ma anche bustine di tè, bollini adesivi per ortofrutta”.
“Importantissimo è poi il margine di discrezionalità riconosciuto agli Stati membri che dispongano di adeguate infrastrutture di raccolta e riciclo delle matrici biodegradabili – prosegue la nota – che grazie al voto del Parlamento possono imporre in compostabile anche gli shopper per la spesa, secondo il modello che l’Italia ha sposato già da tempo. Tali Stati possono inoltre gestire assieme al rifiuto organico e riciclare in compostaggio anche altre applicazioni monouso, tra cui packaging per ortofrutta (come vaschette e retine), piatti, bicchieri, buste IV gamma inizialmente menzionate nell’articolo 22 dell’Allegato V della norma”.
“Siamo particolarmente soddisfatti di questo voto – commenta Luca Bianconi, Presidente di Assobioplastiche – perché il Parlamento europeo, riconoscendo ancora una volta la bontà del modello italiano in cui le bioplastiche compostabili sono a servizio della raccolta dell’umido, ha sensibilmente migliorato la proposta iniziale della Commissione che, pur tra luci e ombre, nel complesso prevedeva un approccio ingiustamente restrittivo nei confronti delle bioplastiche compostabili. Auspichiamo che nel corso dell’esame della proposta da parte del Consiglio europeo e nei triloghi con il Parlamento e la Commissione il testo possa essere difeso e anzi ulteriormente migliorato”.