Ogni anno nel Regno Unito si sprecano due milioni di tonnellate di cibo ancora buono che non viene venduto. I finanziamenti per aiutare i produttori a portare l’invenduto ad enti di beneficienza sono terminati e alcuni lamentano che a causa di ciò la destinazione di questi generi alimentari sarà inevitabilmente la discarica, la produzione di biogas o di fertilizzanti. Viceversa se i fondi dovessero essere estesi, si potrebbero ottenere ulteriori 53 milioni di pasti per le famiglie vulnerabili ma si potrebbero evitare anche tante emissioni climalteranti.
Sulla base di tutto ciò 50 parlamentari britannici hanno indirizzato una lettera al governo per chiedergli di impegnarsi a finanziare interventi contro lo spreco alimentare, vitali in vista del Comprehensive Spending Review dell’ultima settimana di ottobre. La missiva fa parte della campagna #FoodOnPlates, gestita da FareShare, la più grande organizzazione benefica per la ridistribuzione del cibo del Regno Unito.
FareShare chiede al governo di estendere il suo finanziamento annuale di 5 milioni di sterline, che aiuta gli agricoltori e i produttori di cibo a coprire i costi per portare il cibo in eccedenza alle imprese e alle organizzazioni di beneficenza. Questo aiuterà il Regno Unito ad avere una riduzione delle emissioni di carbonio pari a 124.378 tonnellate.
A capo dell’iniziativa c’è il presidente della commissione per l’ambiente, l’alimentazione e gli affari rurali, Neil Parish, il quale ha dichiarato che il cibo che FareShare offre alle organizzazioni dell’intero paese, è un’ancora di salvezza per molte famiglie. Ha inoltre aggiunto che è “straziante sapere come tanto cibo buono e sano, proveniente da coltivatori e produttori, venga sprecato nel Regno Unito, quando potrebbe essere utilizzato da una rete già esistente di quasi 11.000 enti di beneficienza”.