Il Network 100% Rinnovabili ha presentato a Roma l’11 marzo il Rapporto “Elementi per un’Italia 100% rinnovabile”, un’analisi dettagliata sulle strategie necessarie per accelerare la transizione energetica nel Paese. Il documento, supportato da una vasta documentazione scientifica, evidenzia il ruolo centrale di energia solare ed eolica, individuate come vettori chiave per una decarbonizzazione rapida ed efficiente.
Secondo il Rapporto, il potenziale eolico italiano è sufficiente per soddisfare la crescente domanda di energia, a condizione che venga affiancato da un significativo sviluppo del fotovoltaico a terra. Gli autori sottolineano che l’installazione di impianti solari richiederebbe una percentuale minima del territorio e non comporterebbe un effettivo consumo di suolo, rappresentando invece un’opportunità per favorire la biodiversità.
Il documento affronta anche la questione del paesaggio, evidenziando come i cambiamenti nella produzione energetica abbiano sempre avuto un impatto visivo nel corso della storia. La sostenibilità paesaggistica non può prescindere dalla necessità di mitigare la crisi climatica, un fenomeno con conseguenze sempre più gravi.
Il Rapporto sottolinea l’importanza di processi autorizzativi rapidi e coerenti con l’urgenza della transizione energetica. La tendenza a limitare le aree idonee per impianti solari ed eolici, salvo eccezioni per territori di particolare valore storico, culturale o naturalistico, potrebbe ostacolare lo sviluppo delle energie rinnovabili.
Oltre all’energia solare ed eolica, il documento analizza altre soluzioni per la decarbonizzazione, come l’uso razionale delle biomasse, la gestione dell’idroelettrico in un contesto di cambiamenti climatici estremi, le reti di teleriscaldamento e gli accumuli energetici. Inoltre, si propone una riflessione su riqualificazione degli edifici, idrogeno ed elettro-bio-combustibili come elementi complementari della transizione.
Il testo integrale del rapporto e la lista dei ricercatori che lo hanno sottoscritto sono disponibili sul sito www.100x100rinnovabili.net.
Durante l’incontro, il Network 100% Rinnovabili ha affrontato anche il tema del ritorno al nucleare in Italia, evidenziando cinque criticità principali:
- Declino della tecnologia: la produzione elettrica da nucleare a livello mondiale è passata dal 17% negli anni ‘90 al 9,2% nel 2022.
- Costi e tempi elevati: esperienze internazionali come Flamanville (Francia), Olkiluoto (Finlandia) e Hinkley Point (Regno Unito) dimostrano le difficoltà economiche e i lunghi tempi di realizzazione delle centrali.
- Gestione delle scorie: le centrali nucleari generano isotopi altamente radioattivi, con tempi di dimezzamento fino a 24.000 anni nel caso del plutonio. Lo smaltimento di scorie e rifiuti nucleari rappresenta un problema complesso e costoso.
- Dipendenza dall’estero: l’Italia non dispone di giacimenti di uranio né di impianti per il suo arricchimento. Il combustibile andrebbe importato, con la Russia che detiene attualmente il 46% della capacità globale di arricchimento dell’uranio.
Secondo il Network, puntare sulle energie rinnovabili rimane la strada più efficace per una transizione energetica sostenibile, con benefici economici e ambientali per il Paese.