La consigliera capitolina Virginia Raggi ha segnalato al Prefetto di Roma la mancata risposta a una sua interrogazione consiliare, presentata il 15 gennaio 2025, riguardante la realizzazione dell’inceneritore in zona Santa Palomba.
L’interrogazione, protocollata con il numero RQ 827, chiedeva chiarimenti sullo stato dell’area individuata per l’impianto, che – sottolinea Raggi – ricade in una zona del Piano Regolatore Generale soggetta a vincoli urbanistici e paesaggistici. In particolare, l’area coinvolta interessa il Programma Integrato n. 12 Santa Palomba e l’Ambito a pianificazione particolareggiata definita (A.S.I. di Santa Palomba), includendo particelle catastali sottoposte a vincolo di inedificabilità assoluta ai sensi del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio.
La richiesta di chiarimenti, inviata formalmente al Capo di Gabinetto del Sindaco e all’assessora all’Ambiente Sabrina Alfonsi attraverso il Segretariato Generale, non ha tuttavia ricevuto alcuna risposta nei termini previsti. Nonostante un successivo sollecito inoltrato il 12 marzo scorso (prot. RQ 5429), trascorsi oltre due mesi dalla presentazione dell’interrogazione, l’amministrazione non ha fornito alcun riscontro.
“La mancata risposta – denuncia Raggi – costituisce una grave violazione del Regolamento del Consiglio Comunale, che all’articolo 105 stabilisce un termine massimo di venti giorni per la risposta scritta da parte del Sindaco o della Giunta”. Ma la questione, secondo la consigliera, va ben oltre il disguido procedurale: “È in gioco il rispetto dei diritti fondamentali dei consiglieri comunali, tutelati dall’articolo 43 del Testo Unico degli Enti Locali, che garantisce l’accesso alle informazioni e il diritto all’azione ispettiva per l’espletamento del mandato istituzionale”.
Raggi ha quindi chiesto formalmente l’intervento del Prefetto, affinché venga sollecitata la risposta da parte degli uffici competenti e venga garantito il rispetto delle prerogative consiliari, nel quadro di un’amministrazione trasparente ed efficiente.
Sulla vicenda è intervenuta anche Rete Tutela Roma Sud, che in una nota afferma:
“L’ex Sindaca Virginia Raggi segnala al Prefetto la mancanza di trasparenza di Roberto Gualtieri in merito al maldestro tentativo di sanare la deviazione abusiva del fosso della Cancelliera. Qualora l’Agenzia del Demanio dovesse concedere la sdemanializzazione sarebbe un precedente gravissimo, perché l’impianto poteva essere localizzato ovunque, tranne che sull’alveo di un corso d’acqua. Tra l’altro sulla stessa vicenda è in corso un’indagine della Procura per gli aspetti penali.”