Il 2024 si chiude con una crescita significativa nella raccolta dei RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche). Nel solo quarto trimestre dell’anno, sono state raccolte oltre 92.000 tonnellate, registrando un incremento del 6,5% rispetto allo stesso periodo del 2023. Complessivamente, il totale annuo raggiunge 356.672 tonnellate, segnando un aumento del 2,5% rispetto all’anno precedente, pari a 8.607 tonnellate in più avviate a riciclo.
L’aumento complessivo della raccolta è stato determinato da tre delle cinque categorie di RAEE:
- R4 – IT, elettronica di consumo e piccoli elettrodomestici (PED): con 81.700 tonnellate raccolte, ha registrato la crescita più consistente, con un incremento di 5.600 tonnellate (+7,4%).
- R2 – Altri grandi elettrodomestici: ha raccolto quasi 4.900 tonnellate in più (+4%) rispetto al 2023.
- R1 – Apparecchi per lo scambio di temperatura con fluidi: ha segnato un aumento di 3.300 tonnellate (+3,2%).
Di contro, due categorie hanno registrato un calo:
- R3 – TV e monitor: in forte contrazione, con una perdita di 5.200 tonnellate (-10,9%).
- R5 – Sorgenti luminose: in lieve diminuzione, con un calo di 4 tonnellate (-0,3%) rispetto all’anno precedente.
Dal punto di vista territoriale, il Nord Italia si conferma la zona più virtuosa nella raccolta dei RAEE, contribuendo per il 52,6% del totale nazionale. Grazie a un incremento del 4,1% rispetto al 2023, sono state avviate a riciclo 7.297 tonnellate in più.
Segue il Centro Italia, con un aumento di 1.450 tonnellate (+1,8%), che rappresenta il 22,8% della raccolta complessiva.
Situazione stabile nel Sud Italia, dove si registra un lieve calo dello 0,2%, pari a 140 tonnellate in meno. Nonostante questo, il Sud continua a incidere per il 24,7% della raccolta nazionale.
L’aumento della raccolta RAEE nel 2024 evidenzia una maggiore sensibilità verso il riciclo e la gestione sostenibile dei rifiuti elettronici. La crescita dei volumi, trainata soprattutto dalle regioni del Nord, rappresenta un passo avanti nell’economia circolare, con un impatto positivo sia in termini ambientali che di recupero delle materie prime. Tuttavia, il calo nella raccolta di TV, monitor e sorgenti luminose indica la necessità di rafforzare le campagne di sensibilizzazione per migliorare ulteriormente i risultati nei prossimi anni.