Il M5S e la Lista Civica Virginia Raggi, Ecologia e Innovazione hanno lanciato una serie di iniziative per bloccare il progetto dell’inceneritore da 600 tonnellate a Roma.
“Un’ipotesi, quella del termovalorizzatore, che non accetteremo mai e che stiamo facendo di tutto per scongiurare a tutela della salute dei romani” si legge in un post sulla pagina facebook del gruppo che sostiene la petizione contro l’impianto, una delle due iniziative in campo.
La prima iniziativa è una raccolta firme partita dal Parco Tor Teste e sottoscritta dai consiglieri M5S e LcR, da alcuni consiglieri municipali e da un buon numero di cittadini. Prossima tappa sarà Santa Palomba, la zona in cui dalla prime indiscrezioni potrebbe essere costruito l’impianto dove gli organizzatori sperano di “poter avere un buon riscontro di firme da parte dei tanti cittadini sensibili al tema”.
Allo studio, c’è un’azione legale dei confronti del Campidoglio finalizzata a bloccare la realizzazione di un inceneritore da 600 mila tonnellate annue in un quadrante del Municipio IX e a ribadire l’assoluta necessità di un processo di transizione ecologica e di economia circolare per la nostra città.
“L’ecomostro di Gualtieri, del resto, è del tutto illegittimo in quanto contrasta con il Piano rifiuti regionale del 2020 – come dichiarato dal Tar – e con le quattro direttive europee sull‘economia circolare’ recepite dall’Italia che escludono finanziamenti di qualsiasi genere agli impianti di incenerimento di rifiuti. La nostra battaglia andrà avanti a tutela del sacrosanto diritto alla salute dei cittadini romani” commenta Paolo Ferrara, Vicepresidente dell’Assemblea Capitolina – Roma.