Definire nuovi indicatori per la qualità dell’aria, valutare l’efficacia delle misure applicate durante gli episodi di grave inquinamento atmosferico e sviluppare interventi per proteggere la salute dei cittadini, con un’attenzione particolare alle persone vulnerabili.
Sono le sfide raccolte del progetto europeo Awair Interreg Central Europe, giunto alla sua conferenza finale.
Frutto del lavoro comune su tre aree urbane (Parma in Italia, Katowice in Polonia e Budapest in Ungheria), i risultati raggiunti saranno presentati in una conferenza online il 25 febbraio 2021, dalle ore 9 alle 14.
Sono invitati a partecipare responsabili politici, accademici, ricercatori, Comuni e organizzazioni civili.
L’appuntamento online sarà l’occasione per raccontare come le regioni coinvolte nel progetto, con l’aiuto di vari istituti di ricerca, abbiano iniziato a superare le barriere e a costruire una collaborazione per raggiungere i propri obiettivi. Saranno presentati i risultati e i prossimi passi, e si discuterà dell’impatto della scarsa qualità dell’aria sulla salute e di come stimolare cambiamenti nei comportamentali dei cittadini.
La conferenza si terrà in inglese. E’ disponibile la traduzione in italiano, polacco e ungherese.
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Awair (Environmental integrated, multilevel knowledge and approaches to counteract critical air pollution events, improving vulnerable citizens quality of life in Central Europe functional urban areas) è un progetto finanziato nell’ambito del programma Interreg Central Europe della Commissione Europea, avviato nel settembre 2017. Lo scopo del progetto è migliorare la capacità di gestione dei picchi di inquinamento atmosferico, adottando provvedimenti e strategie nelle aree urbane funzionali dell’Europa Centrale, di ridurre l’impatto di questi episodi sulla salute dell’uomo, e in particolare delle fasce più vulnerabili e fragili della popolazione, mediante azioni di mitigazione e adattamento. Il progetto Awair è coordinato da Arpae Emilia-Romagna e vede coinvolte tre aree urbane europee (i comuni di Parma, Katowice in Polonia e Zuglo-Budapest in Ungheria), impegnate nella condivisione e implementazione delle strategie, coadiuvate da due strutture di ricerca (Gig – Polonia e Hmgu – Germania) e dal Centro interuniversitario nazionale per le scienze ambientali (Cinsa).