Transizione digitale, transizione ecologica, mobilità sostenibile, ricerca e Università, parità e occupazione femminile, sanità e servizi sociali: sono le sei missioni sulle quali il Consiglio regionale della Puglia chiede di puntare nell’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, finanziato con le risorse del Recovery Fund-Next Generation EU.
Sì all’unanimità dell’Assemblea alla mozione presentata dalla presidente Loredana Capone, che trasforma in una proposta alla Giunta regionale e al Governo nazionale gli esiti del tavolo interistituzionale, il gruppo di lavoro e di confronto dell’intero Consiglio, allargato agli enti locali, alle forze sociali ed ai giovani, che a guida Capone ha lavorato sulla base delle linee guida fissate dall’Unione Europea.
La mozione è stata integrata da alcuni emendamenti, illustrati dai consiglieri Clemente, Gatta, Perrini, Splendido, Tammacco e Zullo. Il documento tiene conto dei contributi dei gruppi politici, delle forze sociali e delle rappresentanze studentesche e viene inoltrato alla Giunta pugliese, che a sua volta ha inviato a Palazzo Chigi un elenco di 167 progetti regionali, per un importo complessivo di 18 miliardi di euro, da candidare al finanziamento all’interno del Pnrr, che sarà presentato alla Commissione Europea entro il 30 aprile.
Impegna la Giunta regionale ad intraprendere tutte le iniziative per porre l’accento, nelle opportune sedi istituzionali, sugli interventi relativi alle sei missioni.
La prima, punta a sviluppare e rafforzare la transizione digitale, contrastando la “povertà digitale”, con l’obiettivo di incentivare la competitività economica della Puglia.
La seconda chiede di incentivare la transizione ecologica, con misure finalizzate a ridurre gli inquinamenti, investendo nella mobilità sostenibile, elettrica, condivisa e nel trasporto pubblico, attivando interventi di rigenerazione urbana, riqualificazione delle periferie, prevenzione del dissesto idrogeologico, efficentamento energetico e investendo nell’economia circolare, nella limitazione e gestione differenziata dei rifiuti.
Nel settore della mobilità, vanno potenziate le infrastrutture, in considerazione della forte vocazione turistica della Puglia, offrendo servizi più efficienti e moderni ai cittadini, anche con soluzioni innovative, sostenibili, inclusive, a basso impatto ambientale ed opere per mettere in sicurezza strade, ponti e viadotti. Servono inoltre una strategia di sviluppo per un sistema portuale competitivo e per linee ferroviarie di alta velocità fino a Lecce. Da incentivare la mobilità ciclistica, in ambito turistico, urbano e ricreativo, favorendo gli spostamenti quotidiani e garantendo la sicurezza degli utenti.
Occorre rafforzare gli investimenti nella ricerca, favorendo sinergie tra i giovani ricercatori, le Università e il mondo produttivo. Vanno potenziati distretti e filiere produttive, favorendo l’integrazione tra industria e ricerca, promuovendo e potenziando l’internazionalizzazione degli Atenei pugliesi. E attenzione alle città universitarie, da sostenere con incentivi e servizi, per renderle realmente a misura degli studenti.
Parità e crescita femminile nell’impresa, nella società e nell’economia: contrastare ogni discriminazione di genere o condizione, ripensare il sistema integrato delle politiche del lavoro, rafforzare la coesione sociale, sostenere le famiglie e la genitorialità.
Sesta missione, ma non ultima per importanza: potenziare il servizio sanitario e i servizi connessi al benessere e alla salute delle persone, attivare tute le iniziative che soprattutto nel dopo pandemia rilancino un’assistenza sanitaria di prossimità, vicina ai bisogni dei cittadini, per consentire un’effettiva parità di accesso della popolazione alle cure sanitarie e sociosanitarie.
Il Consiglio regionale impegna inoltre la Giunta pugliese ad attivare ogni iniziativa col Governo nazionale a sostegno degli investimenti in Puglia e per la Puglia, rispettando le indicazioni UE sul riparto di risorse e investimenti.
Si ritiene opportuna l’approvazione di un quadro normativo, regolamentare e organizzativo, nazionale e regionale, di semplificazione delle procedure. Si ritengono obbligatorie riforme di contesto, in materia di sanità, contratti pubblici, di giustizia, edilizia ed urbanistica, ambiente e pubblica amministrazione, tra l’altro.
Si chiede di attivare ogni iniziativa utile a difendere e potenziare l’occupazione, a cominciare dai giovani e dalle donne, a mettere in atto un programma di interventi capace di ricomporre il tessuto economico e sociale aggredito dalla pandemia, a programmare ogni azione utile ad elevare il benessere delle cittadine e dei cittadini, a istituire infine una cabina di regia per monitorare l’attuazione della Next Generation EU in Puglia. (fel)