Il Ministro Gilberto Pichetto Fratin e il Presidente del CNEL, Renato Brunetta, hanno inoltre avviato una collaborazione “finalizzata ad ottimizzare, in maniera sistematica, sinergica e convergenze, lo sviluppo delle comunità energetiche nell’ottica di una loro modellizzazione e adeguata diffusione nel territorio nazionale”.
Di particolare rilievo è poi il tema connesso agli impatti sociali ed economici della transizione ambientale ed energetica rispetto a segmenti produttivi, aree territoriali del Paese e specifiche categorie professionali, “sul quale risulta determinante la costante condivisione di tutte le parti sociali, che verrà realizzata tramite il ruolo costituzionale assegnato al CNEL quale luogo deputato al dialogo e al confronto tra le parti datoriali, sindacali e il terzo settore”.
“Ringrazio il Presidente Brunetta – ha affermato il Ministro Gilberto Pichetto Fratin – per aver stipulato questo Protocollo d’intesa che consentirà al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica di avvalersi della consulenza del CNEL, la cui composizione è garanzia di competenza e rappresentatività delle componenti sociali del Paese, a livello datoriale, di lavoratori e di volontariato. Sarà un contributo molto importante per assicurare le più ampie basi di consenso alle rilevanti decisioni che il mio ministero sarà chiamato ad assumere sia con il PNIEC, che col Repower EU e il PNRR”.
“Iniziamo oggi, così come previsto dalla missione istituzionale del CNEL – ha commentato il Presidente Renato Brunetta – un percorso comune su temi di fondamentale rilievo per il tessuto produttivo dell’economia nazionale. Alla programmazione del futuro assetto energetico e dell’ordinato sviluppo della transizione ambientale di competenza del Governo e del Ministro Pichetto Fratin, affianchiamo così l’insostituibile opera di dialogo e confronto che vede nel CNEL tutti gli attori del tessuto sociale ed economico del Paese. Un ruolo prezioso sia ai fini della tutela dei livelli occupazionali e dell’innovazione dei processi produttivi, che in termini di consapevolezza culturale e coinvolgimento attivo dei consumatori e delle comunità territoriali nel suo complesso”.
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