Venerdì 13 ottobre sotto la sede della Presidenza della Regione Lazio si è tenuto il “Presidio contro l’inceneritore e il piano dei rifiuti di Gualtieri”. Le varie associazioni e i comitati si sono riuniti per chiedere alla Regione di tornare protagonista nella gestione dei rifiuti e di cancellare la Legge 14/22 che, di fatto, è quella che ha affidato al sindaco di Roma Roberto Gualtieri i poteri commissariali.
Entrando nel dettaglio, come spiega un documento diramato dai promotori della manifestazione contro l’inceneritore di Santa Palomba, ciò che è stato chiesto è:
- “La modifica del cronoprogramma del Piano di Gestione dei Rifiuti di Roma Capitale, prevedendo azioni concrete di riduzione dei rifiuti e miglioramento del sistema di raccolta con sistemi porta a porta, al fine di raggiungere il 70% di raccolta differenziata entro il 2024;
- La verifica, tramite ERAS e ARPA dello stato di salute della popolazione e del livello di inquinamento dell’area circostante al terreno indicato quale sede dell’inceneritore, vista anche la presenza della discarica di Roncigliano ad Albano dove da poco è stata accertata una contaminazione prodotta dal deposito di carburanti di proprietà ENI;
- L’aggiornamento dello studio epidemiologico a cura di ERAS Lazio nell’area del termovalorizzatore di San Vittore;
- La previsione di un target di raccolta differenziata minimo pari al 70% per la Regione Lazio inclusa Roma”.
Intercettata al telefono da Eco dalle Città, la portavoce di Rete Tutela Roma Sud presente al presidio di venerdì 13 Elena Fattori ha reso note le considerazioni di quanto accaduto durante la manifestazione:
“L’incontro è stato partecipato da un nutrito gruppo di persone facenti capo ai Castelli Romani, a Pomezia e ad altre realtà territoriali. Una delegazione è stata dapprima ricevuta dai consiglieri regionali di opposizione Alessandra Zeppieri e Adriano Zuccalà i quali da sempre propongono soluzioni alternative all’inceneritore. Altri delegati sono, poi, stati ricevuti dai collaboratori dell’assessore regionale ai rifiuti Fabrizio Ghera. Questo confronto lo reputo positivo a parole poiché è stata proposta la futura attivazione di un tavolo di lavoro e di uno studio più approfondito della vicenda. Di questa notizia, però, noi ci riteniamo cautamente positivi poiché saranno le prossime giornate che ci diranno se la Regione attiverà effettivamente tale studio e tale tavolo di lavoro o se ha solo preso in atto le nostre richieste. D’altro canto, noi continuiamo a ripetere che questa caparbietà di non voler condividere la gestione dei rifiuti fa male al territorio e ai romani. Basti pensare che l’inceneritore verrà realizzato dopo il Giubileo. Quindi, perché dire che la sua realizzazione è importante per il Giubileo stesso?”