Presentato uno studio sulle analisi merceologiche dei rifiuti in Toscana: organico frazione principale

L'indagine è stata realizzata dal Dipartimento di Ingegneria civile e ambientale dell’Università degli studi di Firenze sui risultati delle attività di campionamento svolte dai tutti i soggetti gestori dell'igiene urbana che, nell'arco di due mesi (novembre 2021 e aprile 2022, hanno analizzato 754 campioni solidi urbani. “Conoscere il contenuto dei rifiuti urbani – ha affermato Nicola Perini, presidente di Confservizi Cispel Toscana – è fondamentale per la pianificazione e la gestione. La gestione dei rifiuti viene sempre più vista come valorizzazione dei materiali che essi contengono, materiali che sono sempre più scarsi e costosi

Fonte: Confservizi Cispel Toscana

Conoscere la composizione dei rifiuti nella maniera più approfondita possibile è importantissimo per organizzare una gestione virtuosa a livello economico e ambientale. Con questo obiettivo, il 30 gennaio a Siena si è tenuto un convegno organizzato da Confservizi Cispel Toscana con Utilitalia e con il patrocinio della Regione Toscana, dove è stato presentato uno studio dell’Università degli Studi di Firenze sui risultati delle analisi effettuate su 754 campioni di rifiuti urbani prelevati da raccolte differenziate e indifferenziate, stradali e porta a porta, in un periodo di due mesi (novembre 2021 e aprile 2022).

“Conoscere il contenuto dei rifiuti urbani – ha affermato Nicola Perini, presidente di Confservizi Cispel Toscana – è fondamentale per la pianificazione e la gestione. La gestione dei rifiuti viene sempre più vista come valorizzazione dei materiali che essi contengono, materiali che sono sempre più scarsi e costosi. Questo è alla base dell’economia circolare. I risultati delle analisi dei rifiuti forniscono informazioni precise e utili. Ci sono ancora flussi di rifiuti, come tessili, pannolini, parte dei Raee e delle plastiche non imballaggi, che non vengono ancora intercettati. I rifiuti indifferenziati contengono ancora risorse preziose e hanno un alto potere calorifico che può essere sfruttato una volta riciclato il riciclabile. Attualmente, rifiuti ancora ricchi vengono inviati in discarica, ma le discariche rappresentano una miniera ancora da sfruttare”.

“La questione delle qualità richiede un cambiamento culturale e di abitudini, e soprattutto un impegno attivo delle comunità che popolano i territori dove operano i gestori – afferma il presidente di Sei Toscana, Alessandro Fabbrini. Oltre a supportare lo sviluppo della raccolta verso servizi sempre più efficienti e adatti alle esigenze locali, ritengo sia importante anche lavorare sulla comunicazione con i cittadini per sensibilizzarli sull’importanza della corretta gestione dei rifiuti nell’ottica dell’economia circolare e della riduzione degli scarti nei processi di lavorazione degli impianti”.

Lo studio dell’Università di Firenze ha esaminato i risultati del campionamento svolto da tutti i gestori dei rifiuti solidi urbani in Toscana, che hanno analizzato 754 campioni in due mesi (novembre 2021 e aprile 2022) derivanti da raccolte differenziate e indifferenziate, stradali e porta a porta.

Dall’analisi è emerso che le frazioni principali dei rifiuti sono: scarti alimentari (16,94%), imballaggi in plastica (12,28%), verde (11,97%), cartone ondulato (9,6%), tessili e cuoio (7,52%), imballaggi in vetro (7,15%), rifiuti pericolosi (0,07%), farmaci (0,01%).

Studio sulle analisi merceologiche dei rifiuti urbani in Toscana
Fomte: Confservizi Cispel Toscana

Secondo Perini, l’indagine fornisce dati importanti sulla composizione dei rifiuti urbani, fondamentali per le politiche del settore, compreso il piano regionale. Il Programma Nazionale sulla gestione dei rifiuti richiede alle regioni di allegare un’analisi qualitativa. Questa esperienza regionale può essere utilizzata per migliorare la gestione dei rifiuti urbani, con un costante monitoraggio dei flussi e dei dati per capire come cambieranno i rifiuti in futuro e aiutare i gestori a migliorare continuamente il loro lavoro.