La qualità della raccolta differenziata risiede nei dettagli, che possono trasformare un’esperienza da buona a eccellente. Un esempio di ciò è il corretto smaltimento dei cartoni per bevande nella raccolta della carta.
Per questo motivo, GEA e COMIECO (Consorzio nazionale di recupero e riciclo degli imballaggi a base Cellulosica) hanno avviato una nuova campagna informativa intitolata “Nella cartaaaaa? Sì”. Tale iniziativa si articolerà attraverso diverse modalità: comunicati stampa, manifesti affissi in città e la collaborazione con i principali punti vendita del territorio di Pordenone e dei comuni serviti da GEA.
Se la media regionale di cartone per bevande raccolto insieme alla carta è dell’1,2%, e quella nazionale è dello 0,8%, il dato relativo al territorio servito da GEA raggiunge il 2,9%.
Anche considerando i conferimenti impropri, i risultati sono positivi: ad esempio, la presenza di cartone per bevande nell’organico è solo dello 0,99%, mentre nel secco è dell’1,23%. Sono dettagli apparentemente insignificanti, ma sono proprio quelli che GEA e COMIECO si impegnano a migliorare, a vantaggio dell’ambiente e, in ultima analisi, del risparmio economico per gli utenti.
“Le analisi sull’indifferenziato effettuate a livello regionale indicano che c’è ancora una presenza importante di cartoni per bevande stimate tra le 60 e le 120 tonnellate, che potrebbero essere valorizzate se conferite con la carta” – spiega Roberto Di Molfetta, Vicedirettore Comieco. “Lo scorso anno dalla raccolta differenziata dei materiali cellulosici di GEA sono state selezionate circa 126 tonnellate di cartoni per bevande: stimiamo che nel 2024 – grazie alla nuova campagna attivata – si possano superare le 200 tonnellate portando complessivamente i corrispettivi che Comieco già riconosce al convenzionato per la valorizzazione di questi imballaggi ad oltre 90.000 euro”.
La campagna per il giusto conferimento dei cartoni per bevande punta proprio a scardinare alcune abitudini residuali, come quella di chi li conferisce nel secco o nella plastica perché composti da diversi materiali.