La Regione Piemonte ha deciso di fare sul serio per quanto riguarda le politiche sul cibo. Dopo la pubblicazione delle Linee Guida sull’“Educazione al cibo e orientamento ai consumi” e l’avvio di un Piano operativo triennale di interventi sul tema delle Politiche alimentari locali, arriva il primo corso sulle politiche locali del cibo destinato agli amministratori locali in collaborazione con l’Anci Piemonte, l’Università di Torino, l’Atlante del Cibo e la Consulta Agricola Artigianato e Commercio.
Il lavoro che viene portato avanti dall’Assessorato all’Agricoltura e cibo mira a promuovere un sistema del cibo locale sostenibile e giusto con l’obiettivo di garantire cibo sano e salutare, ambienti urbani più vivibili, e un’adeguata remunerazione per tutti gli attori della filiera alimentare sviluppando, al tempo stesso, un’economia locale basata su nuove relazioni fra città e campagna e tra agricoltori e consumatori.
La spinta a questo cambio di passo del Piemonte nasce dal fatto chenonostante l’innegabile importanza del tema, negli amministratori e funzionari pubblici, c’è ancora una scarsa e superficiale conoscenza delle potenzialità offerte da questo approccio integrato per lo sviluppo territoriale che molte volte spinge gli enti locali ad avviare attività e progetti sul tema ma senza uno sguardo d’insieme, col rischio di avviare politiche – anche valide – ma che esauriscono la loro efficacia appena finiscono i fondi.
“Abbiamo messo a punto questo corso che si rivolge ai sindaci, agli assessori e ad altre figure come ad esempio i presidenti dei Gal o i direttori dei consorzi socio assistenziali per dare loro gli strumenti per mettere in campo efficaci politiche sul cibo nei loro territori. Un corso questo – dice Tiziana Pia funzionaria del Settore Coordinamento delle attività sulle Politiche del cibo della Regione Piemonte – che è una assoluta novità per il Piemonte e il secondo mai organizzato in tutta Italia. Il corso si svolgerà in modalità residenziale a Castagnole delle Lanze, e sarà una full immersion di tre giorni con un taglio tutto politico, nel senso pieno del termine”.
“L’approccio – continua Pia – non sarà di stampo classico, con ore e ore di lezioni frontali ma verrà lasciato molto spazio alle interazioni, alla discussione e all’animazione. E cosa più importante, i docenti di questo corso rappresentano il massimo che il panorama italiano può offrire quando si parla di politiche del cibo”.
Infatti osservando il programma messo a punto per la tre giorni a Castagnole delle Lanze i docenti sono di altissimo livello. Si comincia il primo giorno con una introduzione a cosa sono le politiche del cibo con Egidio Dansero (Professore ordinario di Geografia politica ed economica dell’Università degli Studi di Torino e coordinatore dell’Atlante del cibo), Vittorio Bosser Peverelli (Dirigente Assessorato Agricoltura e cibo della Regione Piemonte) e Tiziana Pia (funzionaria del Settore Coordinamento delle attività sulle Politiche del cibo della Regione Piemonte).
Nella seconda giornata, la più impegnativa, i temi toccati varieranno dall’accesso a un cibo sano (con Cloè Dalla Costa – Direttore SC Nutrizione Clinica e Disturbi del Comportamento Alimentare presso ASL CN2) al contrasto dello spreco alimentare (con Roberta Massa – Consulente progettista sociale per Ricibo – e Alessia Toldo – Post-doctoral fellow at DIST, Politecnico e Università degli Studi di Torino), e un focus sul rapporto diretto tra produttore e consumatore che andrà ad analizzare le filiere corte e le altre forme alternative di commercio dove il docente sarà Raoul Tiraboschi (Vice presidente Slow Food / Coordinatore Tavolo Food Policy del Comune Bergamo).
L’ultimo giorno sarà dedicato all’animazione territoriale con Andrea Calori (ricercatore ed Esperto in politiche territoriali, di svilppo locale e di cicli alimentari sostenibili. di Està) per poi passare a una lezione di Marco Adamo (Ricercatore nel campo del settore agricolo regionale e delle politiche di sviluppo rurale di IRES) su come gli enti locali possono finanziare le politiche del cibo, Infine l’ultima lezione vedrà come docente Giaime Berti (Ricercatore presso la Scuola Sant’Anna di Pisa, Rete PLC, Cochair Resilient Local Food Supply Chain Alliance) che si concentrerà sulle opportunità che le politiche del cibo posso innescare sui territori attraverso l’analisi di esperienze concrete.
Ma le attività messe in campo dalla Regione non sono finite. Al corso residenziale per Amministratori seguirà, nei prossimi mesi, quello dedicato ai funzionari. “Infatti – continua Tiziana Pia – lo step successivo sarà un percorso, con un taglio diverso e più operativo, destinato ai funzionari. Perché se da un lato è necessario che un amministratore conosca cosa sono le politiche del cibo all’altro è importante che il funzionario di riferimento sia in grado operativamente di tradurre l’indirizzo politico in azioni concrete”.
Qui il link per avere tutte le informazioni per l’iscrizione al corso