Il nuovo PNRR “Italia Domani”, che prevede investimenti pari a 191,5 miliardi di euro e ulteriori 30,6 miliardi di un Fondo Complementare, coerente con il PNRR, che avrà le stesse regole attuative che porta il totale degli investimenti previsti a 222,1 miliardi di euro. Il Piano di Ripresa e Resilienza ha ottenuto il via libera del Parlamento e il 30 aprile 2021 è stato inviato dal Governo Draghi alla Commissione Europea per le sue valutazioni.
Come Alleanza Mobilità Dolce avevamo avanzato diverse proposte per sostenere nel PNRR la mobilita attiva, i borghi, le ferrovie locali e il turismo sostenibile, come una strategia per i territori, piccoli entri e aree interne. Vediamo come è andata.
Nel PNRR Draghi ci sono risorse per:
- Attrattività dei Borghi a cui vien destinato 1 miliardo, Tutela e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale (0,60 Mld), Programma per valorizzare l’identità dei luoghi: parchi e giardini storici (0,30 Mld).
- La Mobilità Ciclistica ottiene 0,60 Mld
- Per gli investimenti ferroviari vi sono circa 27 Mld di cui il 30% per ferrovie locali e nodi metropolitani,
Nel PNRR non abbiamo ritrovato le previsioni per il turismo lento, ferrovie storiche e cammini, ma è stato lo stesso Ministro della Cultura a precisare che sono previsti nel Fondo Complementare al PNRR (vedi Allegato 1 alla voce Piano di investimenti strategici su siti del patrimonio culturale, edifici e aree naturali).
Il Ministro per la cultura Dario Franceschini con una dichiarazione del 28 aprile ha annunciato 435 mln per i treni storici e i cammini, sottolineando come “il potenziamento delle linee ferroviarie storiche, dei cammini e degli itinerari culturali saranno fondamentali per lo sviluppo e la valorizzazione in chiave culturale delle aree interne”.
Siamo sopresi perché tra le ferrovie storiche sembrano escluse tutte le ferrovie regionali (come Ferrovie della Calabria, Trenino Verde della Sardegna, per esempio)
Per la scelta dei cammini da finanziare e quelli esclusi, non è chiaro con quali criteri sia stata effettuata la valutazione ed il loro carattere prioritario.
Abbiamo inoltre notato che nel documento del Ministero per le Infrastrutture e Mobilità Sostenibili che chiarisce meglio gli investimenti ferroviari del PNRR, per le ferrovie storiche oltre a quelle di Fondazione FS viene citato anche il Trenino Verde. (vedi Allegato 2). Ma non è dato sapere con precisione se le altre ferrovie storiche siano escluse o meno e comunque i fondi sono insufficienti.
Osservazioni e critiche al PNRR del Governo Draghi
La nuova versione del PNRR del Governo Draghi, è in continuità con la proposta del precedente governo Conte. Nel Piano mancano le Schede di Progetto, viene solo indicata una sommaria descrizione, che in diversi casi non aiuta a comprendere esattamente che cosa verrà attuato. Quindi saranno necessari approfondimenti e ulteriori verifiche sulla base degli effettivi progetti che verranno presentati in futuro. Di seguito sono riportate osservazioni e critiche nel merito degli investimenti proposti:
- Positivo che per i Borghi siano destinate significative risorse, ma è importante che vi sia una qualità della spesa capace di restituire borghi “da vivere” e servizi ai residenti, oltre che per l’accoglienza turistica.
- Le risorse per Cammini e ferrovie storiche (dato aggregato 435 milioni) non sono sufficienti per dare una svolta a questi due ambiti della mobilità dolce italiana: vanno incrementate per riaprire le 18 ferrovie turistiche inserite nella legge 128/2017 e per dare una svolta ai Cammini italiani per viaggiatori e viaggiatrici. Inoltre, la spesa deve essere assegnata in modo trasparente ai progetti più maturi, da realizzare immediatamente, senza discriminare le ferrovie delle società regionali.
- Per la mobilita ciclistica vengono destinate 0,6 MLD (come nel PNRR Conte) con l’unica differenza che vengono ridimensionati i chilometri da realizzare: 570 km di “piste ciclabili urbane” (erano 1000 km) e 1250 km di “piste ciclabili turistiche“ (erano 1626). Secondo le nostre stime – sulla base dei PUMS approvati, del Piano Nazionale Ciclovie Turistiche, la facile cantierabilità di infrastrutture leggere disseminate nelle città e nei territori – è possibile realizzare entro il 2026, ben 5000 km di ciclovie urbane e 10.000 km di ciclovie turistiche e collegamento extraurbano. Ma servono 2 miliardi di investimenti in sei anni e quindi riteniamo insufficiente le risorse stanziate.
- Una quota significativa del PNRR viene dedicata nella Missione 3 Infrastrutture agli investimenti ferroviari, con 24,77 miliardi. Positivo ovviamente che si investa sulla cura del ferro, ma la maggior parte di queste risorse viene allocata per l’Alta Velocità Ferroviaria (8,5 mld al Nord e 4,6 al Sud) mentre solo 7,8 miliardi sono destinati ai nodi metropolitani e le ferrovie regionali del Paese. Se aggiungiamo 1,73 miliardi previsti dal Fondo Complementare per gli investimenti regionali, diventano 9.62 MDL complessivi su 26,5 MLD totali di investimenti ferroviari. In pratica quindi solo circa il 30% degli investimenti è dedicato a pendolari e trasporto locale, mentre secondo le nostre associazioni, dovrebbe essere la priorità, a causa della debole offerta attuale.
In conclusione, Il PNRR del Governo Draghi propone diversi interventi coerenti per la mobilità dolce, Borghi e turismo sostenibile, ma in diversi ambiti le risorse sono insufficienti e la strategia poco chiara su progetti ed attuazione.
C’è da augurarsi che dal confronto in corso, dai progetti che effettivamente saranno presentati, dalla opportunità determinata dal Fondo Complementare, dall’ulteriore fondo per investimenti di 26 MLD annunciato dal Presidente Draghi, sia possibile riequilibrare la spesa verso la mobilità attiva, le aree interne ed il turismo sostenibile.