Francesco Ferrante – Vicepresidente di Kyoto Club – è intervenuto in Audizione alla Camera dei deputati presso le Commissioni congiunte VIII Ambiente e X Attività produttive sullo schema di decreto legislativo di attuazione della direttiva europea 2019/904 sulla riduzione dell’incidenza dei prodotti di plastica sull’ambiente (SUP).
Per Kyoto Club, nonostante il “consueto ritardo con cui nel nostro Paese vengono recepite le direttive in difesa dell’ambiente (la direttiva, infatti, sarebbe dovuta entrare in vigore il 3 luglio), siamo nella giusta direzione e questo decreto riconosce che l’Italia esercita una leadership internazionale nel settore della bioeconomia, della produzione di plastiche compostabile, della raccolta differenziata dell’umido domestico e nel settore della filiera industriale del compostaggio”.
Kyoto Club condivide l’impostazione dello schema di decreto predisposto dal MITE in cui viene confermato il divieto di immettere sul mercato i prodotti in plastica monouso come piatti, posate, cannucce e agitatori per bevande. Si legge nel commento a cura dell’Associazione che “lo schema di decreto, in linea con la direttiva SUP, è orientato a definire misure di prevenzione e di riduzione dell’incidenza di determinati prodotti di plastica sull’ambiente, nonché misure volte a promuovere la transizione verso un’economia circolare con modelli imprenditoriali, prodotti e materiali innovativi e sostenibili.”
Secondo Francesco Ferrante per promuovere una politica industriale orientata alla green economy è necessario “promuovere l’acquisto e l’utilizzo di materiali e prodotti alternativi a quelli in plastica monouso, attraverso credito d’imposta a tutte le imprese che provvedono all’acquisto e all’utilizzo di prodotti realizzati con materiale riciclato o biodegradabile o compostabile nonché di quelli volti a promuovere la modifica dei cicli produttivi e della riprogettazione di componenti, macchine e strumenti di controllo verso la produzione di prodotti riutilizzabili o alternativi”. Per promuovere questo nuovo corso, l’Associazione invita Parlamento e Governo ad aumentare tali risorse “anche facendo ricorso a quelle del PNRR, per assicurare che la necessaria transizione ecologica sia accompagnata da una, altrettanto indispensabile, riconversione industriale che possa garantire nuovo sviluppo e occupazione”.
“Ribadiamo essenziale per la difesa dell’ambiente e per accelerare la decarbonizzazione dell’economia – conclude il Vicepresidente di Kyoto Club – la misura che prevede l’esclusione dal divieto per l’immissione nel mercato dei prodotti realizzati in materiale biodegradabile e compostabile, con percentuali di materia prima rinnovabile progressivamente crescente “.