Zero Waste Europe lancia un nuovo progetto che punta a fornire maggiori strumenti e conoscenze alle città europee per prevenire l’aumento dei rifiuti di plastica. Si chiama Elevating Reuse In Cities (ERIC) ed è finanziato “dal Plastics Solutions Fund, lo strumento che ambisce a consentire ai comuni europei di ridurre la produzione di rifiuti di plastica”, spiega la rete ambientalista in una nota.
Plastics Solutions Fund è infatti una collaborazione internazionale di finanziatori che lavorano per invertire la tendenza sull’inquinamento da plastica in oceani, fiumi, terra e aria.
Guidato da 10 organizzazioni facenti parte di Zero Waste Europe, il progetto Eric si concentra sulla formazione degli enti locali affinché diventino specialisti in sistemi di riutilizzo e progettino piani efficaci di prevenzione della plastica mirati a eventi, spazi ed edifici pubblici, nonché politiche di appalto. Le più importanti città tra le 28 che partecipano al progetto sono Zagabria (Croazia), Nicosia (Cipro), Bled (Slovenia) e Lione (Francia).
“Eric evidenzia l’urgente necessità di trovare modi efficaci per ridurre la nostra dipendenza dagli articoli monouso e in particolare dalla plastica – spiega ZWE – uno dei maggiori fattori trainanti del nostro presente, che porta allo sfruttamento eccessivo e all’inquinamento delle risorse naturali della terra”.
Pratiche ingannevoli
“In Croazia – spiega Zero Waste Europe – le pratiche ingannevoli delle aziende di riciclaggio sottolineano la necessità di un’azione urgente per ridurre i rifiuti di plastica”.
Marko Košak, coordinatore della rete Zero Waste Croazia, afferma che: “L’inquinamento da plastica in Croazia è uno dei maggiori problemi sociali e ambientali. Lo dimostrano gli incendi che scoppiano frequentemente nelle fabbriche che presumibilmente si occupano di riciclaggio della plastica, ma in realtà i loro piazzali sono discariche di plastica che “accidentalmente” prendono fuoco di tanto in tanto, riducendo i costi, mentre dimostrano falsamente che la plastica viene riciclata”.
“La situazione costa cara anche a città e comuni che appaltano alle stesse aziende di plastica i servizi di raccolta. Questo – afferma Košak – ci motiva a lavorare attraverso il progetto ERIC con la capitale Zagabria su una strategia per ridurre drasticamente la quantità di rifiuti di plastica generati”.
A questo Patrizia Lo Sciuto, vicepresidente di Zero Waste Italia e rappresentante del progetto ERIC in Sicilia aggiunge: “Sembra molto difficile rinunciare alla plastica ma non possiamo ignorare l’urgenza di affrontare questa crisi. I rifiuti di plastica, in particolare quelli monouso, quando abbandonati devastano i nostri mari. Il progetto ERIC rappresenta un’ambiziosa opportunità per avere un impatto sostanziale”.
“I sindaci di tutta Italia hanno espresso il loro sostegno al progetto ERIC – dice ZWE – Tra questi, Giorgio Del Ghingaro di Viareggio e Edoardo Prestanti di Carmignano hanno espresso il proprio impegno ad adottare misure preventive e a ridurre l’uso della plastica nei propri comuni”.
Del Ghingaro ha dichiarato che: “Come primo sindaco in Italia ad adottare la strategia dei Comuni Rifiuto Zero a Capannori nel 2007, credo che non ci sia più tempo da perdere. Accogliamo con favore la proposta di aderire al progetto ERIC”.
“Nel corso di due anni, le città partecipanti all’ERIC creeranno piani di prevenzione della plastica a livello locale e mobiliteranno le loro comunità attorno ad azioni ambiziose per introdurre modelli di riutilizzo degli imballaggi che prevengano i rifiuti di plastica. Per maggiori informazioni sul progetto è possibile leggere sul sito Zero Waste Cities. “, ha concluso Zero Waste Europe.