La Giunta della Regione Piemonte ha adottato il nuovo Piano della qualità dell’aria

La Regione ha concluso la procedura di valutazione ambientale strategica (VAS) sul nuovo Piano. Nel rispetto delle prescrizioni del decreto del governo l’atto è già operativo, in attesa dell’approvazione definitiva da parte del Consiglio regionale, che conferirà al Piano la sua forma finale. Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e l’assessore all’Ambiente, Matteo Marnati: "Abbiamo predisposto una serie di misure, valutandone gli effetti al 2025 e al 2030, per ridurre le emissioni. Il risultato è stato sottoposto all’analisi dei soggetti interessati per raccogliere osservazioni e contributi, che sono stati esaminati dagli uffici per verificarne la compatibilità con gli obiettivi del Piano"

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La Regione Piemonte ha completato la procedura di valutazione ambientale strategica (VAS) riguardante il nuovo Piano della qualità dell’aria. In conformità con le prescrizioni del decreto governativo, il Piano è già operativo, in attesa dell’approvazione definitiva da parte del Consiglio regionale, che conferirà al Piano la sua forma finale.

Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e l’assessore all’Ambiente, Matteo Marnati, hanno dichiarato: “Abbiamo aggiornato il Piano, nei tempi previsti, come richiesto dal governo e l’abbiamo fatto con metodo scientifico, partendo dalle analisi di Arpa sulle diverse fonti emissive che contribuiscono agli inquinanti. Abbiamo predisposto una serie di misure, valutandone gli effetti al 2025 e al 2030, per ridurre le emissioni. Il risultato è stato sottoposto all’analisi dei soggetti interessati per raccogliere osservazioni e contributi, che sono stati esaminati dagli uffici per verificarne la compatibilità con gli obiettivi del Piano”.

La procedura di Valutazione ambientale strategica è stata avviata lo scorso luglio, con l’adozione degli elaborati del Piano da parte della Giunta regionale. Questo processo ha permesso ai soggetti interessati di esaminare la documentazione e presentare osservazioni e contributi in un arco temporale di 45 giorni.

Le osservazioni pervenute sono state inviate da oltre 50 soggetti esterni, tra cui comuni, province, organi ministeriali periferici, enti a struttura associativa, associazioni ambientaliste, associazioni di categoria e anche privati cittadini, che hanno presentato oltre 200 specifiche proposte di modifica e integrazione. Le revisioni alla proposta di Piano sono state quindi frutto di un processo partecipativo esteso e di un supporto tecnico-scientifico da parte di ARPA Piemonte.

Le osservazioni hanno riguardato i quattro ambiti di intervento previsti dal Piano: mobilità e aree urbane, energia e biomasse, attività produttive, e agricoltura e zootecnia. Molti contributi hanno avuto un carattere trasversale, trattando aspetti comunicativi, culturali o di formazione e istruzione, e sono stati accolti con un approccio comprensivo.

Tra le osservazioni integrate nella proposta di Piano vi sono le norme di attuazione, con l’inserimento di maggiori precisazioni sui ruoli degli enti territoriali e sul campo di applicazione delle prescrizioni. Numerose osservazioni riguardanti le misure e le azioni previste sono state considerate per la futura fase di attuazione del Piano, risultando particolarmente utili nella definizione di bandi regionali e nella programmazione di specifiche misure attuative.

Inoltre, sono state accolte con attenzione le richieste di rafforzamento delle sinergie, di scambio di informazioni e di collaborazione tra enti locali e loro aggregazioni, Province e Città Metropolitana di Torino, con particolare riferimento alla regolamentazione della circolazione veicolare e alla combustione non industriale delle biomasse legnose.

Sono state ritenute pertinenti anche le osservazioni delle associazioni di categoria riguardo alle azioni per la riduzione delle emissioni dei processi produttivi, con un focus sulle BAT (best available technologies). Inoltre, i contributi delle associazioni ambientaliste sono stati ampiamente considerati nella proposta di Piano, specialmente per quanto riguarda il confronto con i portatori di interesse, le attività di monitoraggio e la definizione di provvedimenti attuativi e di bandi di finanziamento.