Un milione di euro è stato destinato al potenziamento della rete ciclabile, con l’obiettivo di migliorare le connessioni tra i centri abitati, le stazioni ferroviarie e i punti di interscambio nel territorio piemontese. Questa somma proviene dai fondi ministeriali del programma “Bike to Rail“, ed è destinata alla distribuzione da parte della Città Metropolitana di Torino ai Comuni e alle Unioni di Comuni che hanno presentato richiesta per ottenerla.
Il contributo del programma Bike to rail è destinato esclusivamente alla progettazione di fattibilità tecnico-economica. L’obiettivo è garantire il raggiungimento e la valorizzazione dei poli attrattori del territorio, come istituti scolastici, aree industriali e commerciali, poli sanitari, culturali e poli attrattori per la ricettività turistica. La Città metropolitana ha stabilito che il contributo massimo per ogni zona omogenea non potrà superare i 150mila euro, e ha dato, già lo scorso inverno, preziose indicazioni per la redazione delle richieste, sia elaborando degli studi nell’ambito dei Piani territoriali tematici Cuore Dinamico e Mobilab, sia fornendo le informazioni su quali tipologie di percorso ciclabile era possibile proporre.
La risposta dei Comuni non si è fatta attendere: le Zone omogenee (tranne Torino che non poteva partecipare) hanno presentato le loro proposte e tutte sono state approvate.
Lo ha annunciato il vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo nell’ambito della tavola rotonda che si è svolta nella Sala consiliare di Collegno, organizzata dal Comune in occasione della Settimana europea della mobilità sostenibile, e che è stata un’occasione di confronto sia con i Comuni della Zona Ovest di Torino sia con altre Città metropolitane italiane ed europee.
Per quanto riguarda il territorio metropolitano, Suppo ha presentato l’esperienza dell’Ente di area vasta torinese: “Già da diversi anni la Città metropolitana di Torino ha avviato la redazione del Piano urbano della mobilità sostenibile per mettere a punto una strategia che tenga conto delle necessità di un territorio metromontano, cioè che coniughi le esigenze di mobilità di una città di grandi dimensioni come Torino con quelle di Comuni anche piccolissimi e diffusi fra colline e montagne, spaziando dalle esigenze di spostamento legate a lavoro e scuola a quelle turistiche, a quelle della logistica e, più in generale, a quelle che possono generare sviluppo economico”.
Il Pums metropolitano, ha spiegato ancora Suppo, è suddiviso per questo in tre sottopiani, uno dei quali è il Biciplan, pensato per incentivare l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano, ricreativo e turistico su scala sovracomunale, e quindi mirato a costruire una rete ciclabile su proposte condivise con il territorio e a rafforzare l’intermodalità tra bicicletta e trasporto pubblico su ferro e su gomma. “Le proposte per il Bike to rail che abbiamo ricevuto” ha spiegato il Vicesindaco “sono state valutate in base alla fattibilità (valutazione chiara del contesto e assenza di interferenze con barriere naturali o artificiali), al pregio (naturalistico, storico, culturale, artistico, collegamento con poli di interesse…), alla coerenza con gli obiettivi della strategia del bike-to-rail (collegamento con nodi del servizio ferroviario metropolitano e/o con centri di interscambio) e al costo dell’intervento. Tutte sono state accolte, segno che il territorio ha ormai ben introiettata la necessità di favorire sempre più la mobilità sostenibile”.
A ricevere il contributo saranno:
- Carmagnola come capofila di tutti i Comuni della Zona omogenea 11
- L’Unione dei Comuni del Ciriacese e del Basso Canavese per Ciriè, Grosso, Nole, San Maurizio
- Rivoli per Collegno, Grugliasco, Villarbasse, Rosta, Buttigliera, Alpignano, Pianezza e Rivoli
- L’Unione dei Comuni dell’Area Nord-Est di Torino per Leini, Volpiano, Caselle, San Mauro, Settimo, Borgaro
- L’Unione montana dei Comuni delle Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone per Ala di Stura, Balangero, Cafasse, Cantoira, Ceres, Chialamberto, Coassolo, Corio, Fiano, Germagnano, Givoletto, La Cassa, Lanzo, Val della Torre, Vallo;
- Cumiana per Cumiana e Piscina
- Rivalta per Rivalta e Orbassano
- L’Unione Montana Valle Susa
- Venaria Reale per Venaria, Druento, San Gillio, La Cassa e Fiano
- San Benigno Canavese per Bosconero, Chivasso, Foglizzo, Montanaro, San Benigno Canavese, Volpiano
- Cuorgnè per Agliè, Alpette, Bairo, Bosconero, Castellamonte, Cuorgnè, Favria, Feletto, Forno Canavese, Levone, Lusigliè, Oglianico, Pertusio, Pratiglione, Rivara, Rivarolo, Salassa, San Colombano, San Giorgio, San Giusto, San Ponso, Sparone e Valperga
- Cavour per Bibiana, Campiglione Fenile, Cavour e Villafranca Piemonte
- Osasio per Castagnole Piemonte, Lombriasco, Pancalieri e Osasio.