Migliora seppur di pochissimo la qualità dell’aria in Piemonte o meglio, migliora la situazione relativa al particolato PM10. A metterlo nero su bianco è l’Arpa Piemonte in un comunicato di martedì 4 gennaio che anticipa la sua annuale valutazione della qualità dell’aria. Anche se è la stessa agenzia regionale a mettere in evidenza che i dati sono “da considerare indicativi in quanto non ancora sottoposti a certificazione finale come previsto dalle procedure”.
In estrema sintesi il giudizio dell’Arpa è “si rilevano prevalentemente concentrazioni medie annue inferiori o, al più, uguali all’anno precedente”. Un giudizio che se paragonato con il 2019 (anno più favorevole del 2021 dal punto di vista delle condizioni meteodispersive) “osserva un peggioramento nel numero dei superamenti del valore limite giornaliero nella maggioranza delle stazioni esaminate mentre non si nota un significativo incremento delle concentrazioni medie annue”.
Se invece vengono riletti i dati dati dell’Arpa alla luce delle nuove linee guida pubblicate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità lo scorso settembre la situazione non è rosea per il Piemonte ed è pessima per la città Torino. Infatti il nuovo limite fissato dall’OMS sulle 24 ore di 15 μg/m³, per il PM10 il limite medio annuo passa a 15 μg/m³, ovvero meno della metà del limite normativo vigente attualmente in Europa che è di pari a 40 µg/m3
Il comunicato dell’Arpa Piemonte
Da una prima valutazione dei dati relativi al particolato PM10 misurato nell’anno appena concluso esclusivamente mediante analizzatori automatici (da considerare indicativi in quanto non ancora sottoposti a certificazione finale come previsto dalle procedure del Sistema di Gestione Integrato), si rilevano prevalentemente concentrazioni medie annue inferiori o, al più, uguali all’anno precedente. Il numero di giornate con concentrazioni medie giornaliere superiori al valore limite è in gran parte inferiore a quelle registrate nel 2020, come anche risulta ridotto, rispetto all’anno precedente, il numero di stazioni oltre il limite di 35 giorni su base annua.
Sfavorevole alla dispersione degli inquinanti in atmosfera è risultato in particolare il periodo di fine anno, in corrispondenza del quale si sono verificati diversi superamenti del valore limite giornaliero del PM10. Fino al mese di ottobre infatti, a differenza degli anni precedenti, non si era superato il limite dei 35 giorni di concentrazioni superiori a 50 µg/m³ su base annua.
L’analisi delle precipitazioni evidenzia come l’anno 2021 sia stato caratterizzato da un deficit annuo di circa il 17% rispetto alla norma 1991-2020, con una carenza di pioggia accumulatasi principalmente nella seconda metà dell’anno (nonostante l’intenso evento alluvionale che ha interessato il basso alessandrino al confine con la Liguria il 4 ottobre).
Anche quest’anno, come nel 2020, è stata soprattutto la precipitazione dell’ultimo trimestre a mancare in tutta la regione, fatto salvo l’evento già citato che, tuttavia, è risultato essere circoscritto nel tempo e nello spazio. Molto negativo in particolare il bilancio del mese di dicembre, quando le piogge totali osservate sono state ben al di sotto della norma climatica e anche le giornate piovose inferiori a quando atteso.
Il numero di giornate piovose totali in Piemonte dell’ultimo trimestre del 2021 è stato invece essenzialmente in linea con la climatologia del periodo. Sul fronte delle temperature il 2021 è stato decisamente in linea con la norma 1991-2020, e mediamente 1°C più fresco del 2020.
La tabella che segue fa riferimento ai valori di PM10 registrati con strumentazione automatica; per una valutazione più completa sarà necessario attendere la certificazione degli stessi e i dati dei campionatori gravimetrici determinati con le analisi di laboratorio.
Questi dati preliminari evidenziano che in tutto il territorio regionale – compresa la città di Torino e gli altri maggiori centri urbani – nel 2021 non è stato superato in nessuna stazione il valore limite della media annuale, pari a 40 µg/m3. Il valore più elevato della media annuale (33 µg/m3) è stato misurato nella stazione di Torino – Rebaudengo (nel 2020 era stato pari a 36 µg/m3). In questa stazione si è registrato il numero più elevato di superamenti del valore limite giornaliero, pari a 50 µg/m3 da non superare in più di 35 giorni per anno civile (65 superamenti, inferiori rispetto agli 88 del 2020).
La situazione quindi risulta moderatamente positiva per quanto riguarda la media annuale, con un miglioramento rispetto all’anno precedente per quanto riguarda il valore limite giornaliero, pari a 50 µg/m3, con 10 punti di misura su un totale di 30 dotati di analizzatore automatico che presentano più di 35 giornate di superamento sull’anno.
Estendendo il confronto al 2019, più favorevole del 2021 dal punto di vista delle condizioni meteodispersive in particolare negli ultimi mesi dell’anno si osserva un peggioramento nel numero dei superamenti del valore limite giornaliero nella maggioranza delle stazioni esaminate mentre non si nota un significativo incremento delle concentrazioni medie annue.