Piemonte protagonista del bando nazionale sui Distretti del Cibo

Grazie al bando nazionale da 100 milioni di euro del Ministero dell’Agricoltura, due progetti piemontesi ottengono finanziamenti per oltre 6 milioni, riconoscendo la capacità innovativa e la collaborazione tra pubblico e privato nella valorizzazione delle eccellenze agroalimentari e nella promozione della sostenibilità territoriale

Piemonte Distretti del Cibo

Il Piemonte si distingue a livello nazionale nel bando da 100 milioni di euro promosso dal Ministero dell’Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste (Masaf) per sostenere lo sviluppo dei Distretti del Cibo. Tra le sessanta domande presentate, undici progetti sono stati finanziati, di cui ben due piemontesi:

  • Il progetto “La transizione ecologica del monregalese-cebano per lo sviluppo sostenibile del territorio”, proposto dal Distretto del Cibo Monregalese-Cebano a indirizzo biologico, che riceverà un contributo di 3,4 milioni di euro;
  • Il progetto del Distretto del Cibo del Roero, che beneficerà di un finanziamento di 3,1 milioni di euro.

Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, e Paolo Bongioanni, assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, hanno espresso grande soddisfazione per il risultato: «Su undici progetti finanziati in tutta Italia, due sono piemontesi. Questo dimostra la capacità progettuale dei nostri territori, che hanno saputo elaborare proposte di qualità, coinvolgendo pubblico e privato per valorizzare le nostre eccellenze agroalimentari in modo innovativo e strutturato».

I rappresentanti regionali hanno anche evidenziato il dialogo costante con il Masaf, ringraziando il Ministro Francesco Lollobrigida per il supporto. L’auspicio è che, grazie allo scorrimento della graduatoria, possano essere inclusi altri Distretti piemontesi, rafforzando così un settore centrale per la filiera agroalimentare della regione.

Questo risultato rappresenta un passo importante verso il sostegno delle produzioni locali, la transizione ecologica e la promozione della sostenibilità, confermando il Piemonte come modello di eccellenza e innovazione nel panorama agroalimentare italiano.