“Supportare la transizione energetica dei settori industriali energivori esposti alla concorrenza internazionale e quindi a rischio delocalizzazione per una buona parte dei loro consumi”. E’ l’obiettivo espresso dal Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, nel corso del question time alla Camera dell’8 maggio.
Fratin ha risposto ad un’interrogazione sulle iniziative a favore dei settori manifatturieri in relazione all’attuazione della normativa europea in materia di scambio di quote di emissioni di gas a effetto serra, al fine della riduzione del costo dell’energia e del raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione (Barabotti – Lega).
“Il Governo – ha chiarito il Ministro – è consapevole della necessità di supportare i settori manifatturieri italiani dalla concorrenza internazionale e ha messo in campo molteplici azioni per abbattere il costo dell’energia. Sono in corso le valutazioni sulla compatibilità del ‘fondo hard to abate’, con la normativa europea e con le agevolazioni previste dagli altri Stati membri”.
Fratin, inoltre, ha aggiunto che a breve sarà adottato il decreto “che definisce le condizionalità ‘green’ per le imprese a forte consumo di energia elettrica per l’accesso alle misure di agevolazione in relazione ai contributi a copertura degli oneri generali afferenti al sistema elettrico”.
Nel suo intervento a Montecitorio, il Ministro si è soffermato anche sulla misura dell’energy release. Il MASE “intende promuovere gli investimenti in autoproduzione di energia rinnovabile nei settori a forte consumo di energia elettrica”, ha detto. I settori energivori in Italia, ha spiegato Pichetto, “consumano circa 60 -70 terawattora l’anno e questa misura potrebbe fornirgli circa 20 TWh per i prossimi tre anni”.