Piatti finto riutilizzabili, il loro peso in relazione alla nota tecnica del Ministero

Il Ministero dell’Ambiente ha presentato alla Commissione europea una proposta di regola tecnica per la definizione dei requisiti di riutilizzabilità dei prodotti in plastica destinati ad entrare in contatto con gli alimenti. Persiste infatti il problema delle stoviglie in plastica vendute come riutilizzabili, ma del tutto simili a quelle monouso di una volta e quindi in grado di aggirare la Direttiva Sup. Abbiamo pesato i piatti per mostrare quanto dovrebbero essere più spessi e pesanti

Il Ministero dell’Ambiente ha presentato alla Commissione europea una proposta di regola tecnica per la definizione dei requisiti di riutilizzabilità dei prodotti in plastica destinati ad entrare in contatto con gli alimenti. Persiste infatti il problema delle stoviglie in plastica vendute come riutilizzabili, ma del tutto simili a quelle monouso di una volta e quindi in grado di aggirare la Direttiva Sup. Per i piatti la regola prevede un peso minimo:
i. piatti con diametro inferiore a diciannove centimetri e peso superiore a quarantacinque grammi;
ii. piatti con diametro tra diciannove e ventiquattro centimetri e peso superiore a ottanta grammi;
iii. piatti con diametro superiore a ventiquattro centimetri e peso superiore a centodieci grammi;

Abbiamo pesato quelli in commercio attualmente per mostrare quanto dovrebbero essere più spessi e pesanti in relazione a quanto suggerisce il Ministero:

Articolo precedentePiemonte, al via bando da 14,5 milioni per rinnovo parco veicoli delle imprese
Articolo successivoRoma, il 12 e 13 aprile torna l’appuntamento con le raccolte straordinarie di Ama il tuo quartiere