Martedì 30 novembre, centinaia di cittadini e attivisti hanno preso parte al sit-in di protesta davanti al teatro Kursaal Santalucia di Bari contro la riapertura della discarica Martucci a Conversano, prevista nel nuovo Piano Regionale dei Rifiuti. La manifestazione è stata organizzata dai comitati popolari “Stop Martucci” e “Chiudiamo la discarica”, che hanno scelto il teatro barese perché al suo interno era in corso l’incontro “Le politiche per il clima” alla presenza del presidente regionale Michele Emiliano. Al sit-in hanno partecipato anche alcuni amministratori pubblici tra cui i sindaci di Conversano e Mola di Bari.
Una delegazione dei manifestanti è riuscita ad entrare in sala e ha consegnato le migliaia di firme della petizione contro la riapertura dell’impianto. “Da oltre 45 anni la discarica Martucci produce effetti nefasti sul nostro territorio – scrive il comitato popolare Stop Martucci sulla propria pagina ufficiale -. Nonostante le proteste e le lotte del maggio 2013, quando un gigantesco corteo popolare si snodò per le strade di Mola e folti gruppi di molesi e conversanesi si recarono a Bari per contestare le scelte della Regione Puglia, ancora oggi, a distanza di tanti anni, non ci siamo liberati di quel bubbone”.
“Nel tempo, i provvedimenti della Magistratura hanno sequestrato la discarica nelle sue diverse articolazioni, tuttavia, di recente, la Giunta Regionale, in data 15 ottobre scorso, ha adottato in via definitiva il Piano Regionale dei Rifiuti che il Consiglio Regionale sarà chiamato ad approvare il prossimo 8 dicembre. Tale Piano prevede, ancora una volta, l’utilizzo del sito di contrada Martucci“.
In particolare viene posta l’attenzione sul ripristino di due vasche di servizio: “La riapertura di queste due vasche equivale, di fatto, alla ripresa di un’attività di vera e propria discarica con l’arrivo dai 41 Comuni dell’Area Metropolitana (e probabilmente oltre) di giganteschi volumi di rifiuti indifferenziati (residuo). L’impianto è dimensionato per lavorare 470 tonnellate al giorno di rifiuti indifferenziati, ma l’afflusso sarà ben più ampio. Nel 2020 le 8 ARO dell’Area Metropolitana di Bari (comprendenti i 41 comuni della ex Provincia di Bari) hanno prodotto 225.277,2 tonnellate di rifiuti indifferenziati, pari a 617,20 tonnellate al giorno. Restano non lavorabili oltre 147 tonnellate al giorno di indifferenziato che finirebbero nelle due vasche di servizio/soccorso”.
“In pochissimi anni le due vasche (di cui una è già piena per metà, riempita nell’arco di 500 giorni con 250 mila tonnellate prima del sequestro operato nel 2012 dalla Magistratura) risulterebbero esaurite, rendendo necessaria l’escavazione di altre. Si comprende benissimo che con questa logica Martucci non chiuderà MAI e, anzi, saranno necessari sempre nuovi ‘buchi’ da riempire! In ogni caso, i lotti esauriti della mega-discarica continuano a produrre percolato al loro interno, non essendo mai state avviate le attività di bonifica e messa in sicurezza”.
“Chiediamo lo stralcio della discarica Martucci dal Piano Rifiuti – spiega il sindaco di Conversano, Giuseppe Lovascio – per questioni ambientali e anche perché con la riduzione dei rifiuti e una diversa programmazione in altri impianti si può sopperire a chiusura di contrada Martucci, che è un sito inquinato da decenni e quindi diciamo basta. Dopo la protesta di oggi – dice il sindaco – , se non avremo risposte, ci rimangono le vie giudiziarie”.