Adesso, giocoforza, ci si dimenticherà dei botti. Nel loro massimo di intensità son durati poche ore e forse han fatto meno vittime che nel passato. Il Viminale ha reso noti i numeri ufficiali degli incidenti avvenuti in Italia. Non ci sono vittime, ma 124 feriti dei quali 14 gravi. (Report del dipartimento della pubblica sicurezza Capodanno 2021/22. L’anno scorso si registrarono una vittima e 79 feriti, dei quali 12 gravi, in aumento anche il dato dei minori feriti: 20 a fronte degli 8 dell’anno scorso.)
Le ordinanze dei sindaci che vietavano i botti non sono state rispettate da nessuna parte. Il sindaco di Napoli ha detto che grazie alla sua ordinanza si sono evitati guai peggiori. Non so quanto sia dimostrabile. Il divieto di usare botti e fuochi d’artificio è giustificato? È realizzabile?
Ne parliamo qui su Eco dalle Città perché la questione è molto ambientale.
Non c’è forse bisogno di ricordare quanti veleni nell’aria vengano sprigionati dall’esplosione di botti e fuochi. Non si tratta solo di micropolveri, ma di varie sostanze tra le quali la diossina. La notte tra il 31 dicembre e il 1 gennaio è la più inquinata dell’anno. Per non parlare del rumore. Come è noto per gli animali si tratta di una grandissima sofferenza, che porta anche ad atti suicidi. Quindi il divieto è giustificato.
Per quanto riguarda la realizzabilità del divieto di far esplodere botti e fuochi mi sono interrogato e ho sondato varie persone tramite Facebook, per constatare che le ordinanze non sono state rispettate da nessuna parte. A Milano (come spesso accade) si è discusso del problema come fosse l’unica città del mondo ad avere il divieto e ad avere migliaia di cittadini-artificeri che non lo hanno rispettato ma è stato così ovunque in Italia.
Invece nelle città tedesche si è passato un capodanno senza botti e fuochi d’artificio. La motivazione forse era più di tipo anti-assembramenti per Covid che di tipo animalista, ma il risultato è stato tangibile. È accaduto perché i tedeschi sono più disciplinati? Non sempre lo sono. Ma diversa è stata la natura del provvedimento. Si è proibita la vendita di botti e fuochi. La vendita, non il semplice e incontrollabile utilizzo. È stato fatto un decreto legge del governo. Certo, in Italia potrebbe essere più difficile far rispettare il divieto di vendita. Ma se si vuole un Capodanno senza botti, bisogna probabilmente agire sulla vendita, e forse anche sulla produzione.
Non si possono ignorare comunque le motivazioni di gioia e di sfogo che portano così tanta gente ad amare i botti. Chissà se qualcuno ha gia inventato un qualche eco-botto alternativo che dia soddisfazione senza tutti gli inconvenienti.