Per la maggioranza degli europei la transizione verde andrebbe accelerata

I dati dell’ultima indagine Eurobarometro mettono in evidenza le preoccupazioni dei cittadini dell’Unione per il clima. Quasi nove europei su dieci concordano sulla necessità di ridurre al minimo le emissioni di gas a effetto serra e di compensare allo stesso tempo le emissioni residue per far sì che l'UE raggiunga la neutralità climatica entro il 2050

epa08840565 A view of EU flags next to the European Commission in Brussels, Belgium, 25 November 2020. EPA/STEPHANIE LECOCQ

Secondo una nuova indagine Eurobarometro pubblicata oggi giovedì 20 luglio, la grande maggioranza degli europei (93%) ritiene che i cambiamenti climatici rappresentino un grave problema su scala mondialePiù della metà (58%) crede che la transizione verso un’economia verde andrebbe accelerata, soprattutto alla luce delle impennate dei prezzi dell’energia e delle preoccupazioni per gli approvvigionamenti del gas originate dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Dal punto di vista economico, il 73% degli europei concorda sul fatto che i costi dei danni causati dai cambiamenti climatici siano molto superiori agli investimenti necessari per la transizione verde. Tre quarti degli intervistati (75%) pensano che la lotta ai cambiamenti climatici favorirà l’innovazione.

Sostegno alla riduzione delle emissioni, alle energie rinnovabili e all’efficienza energetica

Quasi nove europei su dieci (88%) concordano sulla necessità di ridurre al minimo le emissioni di gas a effetto serra e di compensare allo stesso tempo le emissioni residue per far sì che l’UE raggiunga la neutralità climatica entro il 2050. Quasi nove europei su dieci (87%) credono che sia importante che l’UE fissi obiettivi ambiziosi per aumentare il ricorso alle energie rinnovabili e una percentuale analoga (85%) ritiene altrettanto cruciale che l’UE intervenga per migliorare l’efficienza energetica, ad esempio incoraggiando i cittadini a isolare le abitazioni, installare pannelli solari o acquistare automobili elettriche. Sette intervistati su dieci (70%) credono che ridurre le importazioni di combustibili fossili possa aumentare la sicurezza energetica e avvantaggiare economicamente l’UE.

I cittadini si impegnano individualmente e chiedono riforme strutturali

La grande maggioranza dei cittadini dell’UE (93%) s’impegna già individualmente in favore del clima e opta per scelte sostenibili nella vita di tutti i giorni. Tuttavia, quando è stato chiesto loro chi debba farsi carico della lotta ai cambiamenti climatici, i cittadini hanno evidenziato la necessità di altre riforme che accompagnino l’azione individuale, segnalando anche la responsabilità dei governi nazionali (56%), dell’UE (56%), delle imprese e dell’industria (53%).

I cittadini europei percepiscono inoltre i cambiamenti climatici come una minaccia anche nella vita quotidiana. In media, oltre un terzo degli europei si sente personalmente esposto ai rischi e alle minacce ambientali, una preoccupazione che in 7 Stati membri è condivisa da più della metà dei cittadini, soprattutto nei paesi dell’Europa meridionale, ma anche in Polonia e Ungheria. L’84% degli europei concorda sul fatto che gli interventi per combattere i cambiamenti climatici e risolvere le questioni ambientali dovrebbero essere una priorità anche per migliorare la salute pubblica, mentre il 63% degli intervistati ritiene che prepararsi agli effetti dei cambiamenti climatici possa avere conseguenze positive per i cittadini dell’UE.

Contesto

Per l’Eurobarometro speciale n. 538 sui cambiamenti climatici sono stati intervistati 26 358 cittadini dell’UE di età e categorie sociali diverse in tutti i 27 Stati membri. L’indagine si è svolta fra il 10 maggio e il 15 giugno 2023 e tutte le interviste sono state condotte di persona, nelle abitazioni degli intervistati o in remoto tramite una connessione video.

I risultati di questa indagine sui cambiamenti climatici sono pienamente in linea con quelli dell’ultimo “Eurobarometro standard – Primavera 2023”, pubblicato il 10 luglio, che ha dimostrato come i cittadini dell’UE continuino a sostenere con forza la transizione energetica, a considerare i cambiamenti climatici e ambientali come una delle questioni più importanti a cui l’UE deve far fronte e ad aspettarsi massicci investimenti nelle energie rinnovabili.

Il Green Deal europeo rappresenta la priorità assoluta della Commissione europea. Trasformerà l’UE in un’economia moderna, efficiente sotto il profilo delle risorse e competitiva, senza lasciare indietro nessuno. La normativa europea sul clima stabilisce l’obiettivo vincolante della neutralità climatica entro il 2050 e introduce il traguardo intermedio di ridurre le emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55 % entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990, attraverso il pacchetto di proposte chiamato “Pronti per il 55 %”, che si trova ad uno stadio avanzato dell’iter legislativo. Allo stesso modo, i recenti progressi compiuti con la normativa sul ripristino della natura, il regolamento sulla deforestazione, nonché con le iniziative volte a promuovere i prodotti sostenibili e ridurre i rifiuti di imballaggio faranno sì che l’Unione europea arresti la perdita di biodiversità e trasformi la sua economia in un’economia circolare.