Parigi supera regolarmente i livelli massimi di inquinamento da biossido di azoto (NOx) fissati a livello europeo, ma il vicesindaco Dan Laert sottolinea che la situazione sta migliorando grazie a diverse misure. In un’intervista al quotidiano Euractiv, in cui spiega i principali interventi in fase di attuazione, ha detto che negli ultimi dieci anni c’è stata un miglioramento molto significativo: per la prima volta nella capitale francese ci sono strade nevralgiche, come gli Champs-Élysées, che ora rispettano i valori limite per la qualità dell’aria.
Il traffico stradale è la principale fonte di emissioni e Parigi persegue ormai da 20 anni una politica di riduzione del numero delle automobili in città. Negli ultimi anni, Parigi è riuscita a ridurre costantemente il traffico di circa il 5% all’anno, con un significativo impatto sull’inquinamento alla fonte. Inoltre la città sta facendo pressione per l’inasprimento degli standard di emissione delle auto “Euro” che sono di competenza della Commissione e del Parlamento europeo.
Ma soprattutto nel Piano Clima-Energia sono stati fissati due obiettivi ben precisi: il rispetto dei livelli massimi europei entro il 2024 e il rispetto delle raccomandazioni dell’OMS entro il 2030. Questo significa che i veicoli diesel saranno eliminati entro il 2024 e i veicoli a benzina entro il 2030.
A lungo termine, la visione dei politici parigini, non è quella di eliminare le auto dalla città, ma piuttosto di organizzare la transizione verso una mobilità a basse emissioni di carbonio. Quindi incentivare politiche legate all’uso della biciletta, del car sharing, ecc, in modo da imboccare la giusta strada in termini di riduzione dell’inquinamento.
Parigi città bike-friendly
Per aiutare i propri cittadini in questa transizione, sono stati previsti degli aiuti di Stato e della Metropoli. Il Comune di Parigi concede un aiuto finanziario di 400 euro per l’acquisto di una nuova bicicletta, sia essa elettrica o muscolare, e di 600 euro per l’acquisto di una cargo bike. Per le imprese il contributo può arrivare fino a 9.000 euro per l’acquisto di un furgone elettrico, a idrogeno o a metano e con un peso superiore alle 3,5 tonnellate.
L’obiettivo è quello di diventare una città 100% bike-friendly entro il 2026 e per renderlo possibile sono stati stanziati 250 milioni di euro. Questo con lo scopo di incoraggiare l’uso della bicicletta su tutte le reti stradali parigine; sono già stati aggiunti 1.000 km di piste ciclabili, ma l’obiettivo è aggiungere altri 180 km di percorsi sicuri per le biciclette e 130.000 nuovi parcheggi sicuri per le due ruote.
La scorsa estate è stato inoltre introdotto il limite di velocità di 30 km/h in tutta Parigi, ad eccezione di alcune strade principali. Questa misura ha lo scopo di incoraggiare le persone a servirsi della bicicletta per gli spostamenti.
Parlando di cifre, Lert ha illustrato che l’aumento dell’uso della bicicletta tra il 2019 e il 2021 è stato del 47%, mentre tra il 2020 e il 2021 del 22%. Un vero e proprio boom della bicicletta. Su alcune strade di Parigi, il numero di passaggi delle biciclette sui nuovi percorsi è aumentato del 60%. Cifre rese possibili grazie a una migliore condivisione dello spazio pubblico a favore della mobilità sostenibile.
Le disposizioni per le auto elettriche
In materia di auto elettriche, Lert ha spiegato che nel 2021 l’obiettivo è stato quello di aggiungere 433 stazioni di ricarica per le auto in modo da garantire che i veicoli elettrici potessero essere ricaricati in tutta la città. Entro il 2024 Parigi intende raggiungere complessivamente 8.400 stazioni di ricarica con lo scopo di diventare una città all’avanguardia verso la transizione per veicoli meno inquinanti.
Inoltre, per quanto riguarda le stazioni di ricarica, è stato fissato al 2050 l’obiettivo di avere il 100% delle colonnine di ricarica alimentate con energia proveniente da fonti rinnovabili.